Archivio antitruffa? Per ora c’è ancora da attendere

Scritto da Valentina Oberti il

L’RCA in Italia è salata e, fin qui, nulla di nuovo: agire per abbassare i premi dell’assicurazione auto è un obiettivo che da tempo si cerca di perseguire, con proposte più o meno brillanti. Fra quelle più efficaci, ci sarebbe senza dubbio l’introduzione del maxi archivio antifrode, un super database incrociato che combini i dati della Motorizzazione e delle Compagnie assicurative per individuare in tempi brevi le truffe e, quindi, ridurre i danni alle assicurazioni. Per chiudere il cerchio, questo si traduce in una riduzione del premio RCA.

Fin qui l’idea è semplicemente straordinaria, ma c’è sempre un “ma”: introdotto nel 2012 il super archivio è stato bloccato dal Consiglio di Stato, nell’ottobre 2014. Il motivo è che, a detta del Consiglio di Stato, i parametri fissati dall’IVASS per individuare i profili tendenzialmente truffatori erano troppo larghi e avviare indagini per ogni presunta frode, accedendo quindi a dati sensibili degli automobilisti, lede il diritto alla privacy degli stessi.

Il Consiglio di Stato ha quindi suggerito al Ministero di rivedere il contenuto degli elementi informativi contenuti nel database: ora, secondo il decreto legge, spetta all’IVASS ritoccare il contenuto e, se sarà conforme, l’archivio entrerà in funzione 180 giorni dopo l’approvazione. I tempi, quindi, non sono ancora maturi, anzi: per ora dovremo armarci ancora di tanta pazienza prima di aver disponibile il super archivio, nel frattempo continuiamo a cercare online delle soluzioni per risparmiare sull’RCA e, infine, molto probabilmente riusciremo a strappare premi assicurazioni auto che saranno comunque delle legnate rispetto agli altri Paesi europei.



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