Assicurazione moto: arriva la scatola nera.

Scritto da Cristina Iadeluca il

Le soluzioni per abbattere il costo della polizza di responsabilità civile sulle moto, passa per differenti strade, ed una volta che saranno tutte percorse, assicura l’Ancma, il risparmio per i proprietari delle due ruote potrà arrivare fino al 50 o addirittura 55%. Tuttavia ci sono ancora alcuni tecnicismi da sistemare, per cui per poter sentire il proprio portafogli veramente sollevato dal peso dell’assicurazione obbligatoria, bisognerà attendere ancora tempi lunghi.

La principale causa di ritardo è riconducibile ai programmi del governo, al momento concentrato su altri aspetti, per cui l’Anca prosegue per la sua strada che passa attraverso la richiesta di una legge che di fatto separi la polizza rc auto da quella delle moto, così da avere un percorso più consono alle esigenze dei motociclisti, e non una soluzione di ripiego.

Ma soprattutto sono stati accelerati i lavori sulla proposta di polizza low cost che, a brevissimo, diverrà di dominio pubblico. Questa proposta, a sua volta, sarà la base per la componente di risparmio più consistente, che passa attraverso l’installazione della scatola nera. Il modello di scatola nera è già pronto, per cui trapelano nel frattempo alcune informazioni, al momento concentrate sulle dimensioni e sulle funzioni di cui sarà dotata la due ruote su cui sarà installata.

La scatola nera seguirà passo passo le abitudini di guida dei centauri, per cui in caso di incidente sarà molto più facile arrivare ad una fedele ricostruzione delle dinamiche dell’incidente stesso. Come questo combatterà il caro assicurazioni che ha ‘munto’ proprio soprattutto le due ruote (una assicurazione rc per le moto e ciclomotori, in Italia costa fino al 46% più della media dei Paesi europei)?

Minore spazio alle truffe, tempi ridotti per arrivare alla verità su un incidente, e personalizzazione dei premi sulla base del “rischio” associabile a ciascun conducente di due ruote tanto per cominciare. In questo modo si dovrebbe eliminare anche il fenomeno molto criticato da più parti, che vede un gap estremamente ampio a seconda della Regione e della città di residenza, nel calcolo del premio assicurativo.



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