Assicurazione sulla casa obbligatoria come l’RCA?

Purtroppo, non è onesto chiamarle emergenze maltempo: i cataclismi naturali si abbattono ogni anno sulla nostra penisola e non sono più eventi di portata straordinaria, ma situazioni che per infinite motivazioni (cambiamento climatico, abusi edilizi, …) puntualmente si ripresentano ogni anno.
Economicamente parlando, tutelarsi da simili disastri è possibile, ad esempio includendo clausole ad hoc nella propria assicurazione per la casa: ad oggi si tratta di una scelta personale e, per inciso, non è nemmeno facile tutelarsi contro tutte le avversità; infatti, sono ancora poche le Compagnie che offrono coperture contro l’alluvione.

Oltre alle vittime e ai danni, ogni anno si passa alla conta dei fondi che andranno impiegati per riportare alla normalità le città. Davanti a cifre da capogiro, si è fatta avanti una proposta interessante: perché non introdurre una polizza obbligatoria (proprio come l’RCA) sui rischi catastrofici per tutti gli immobili? L’idea sarebbe quella di imporre una tariffa per ogni mq e, così, ridurre il costo degli interventi statali quando ormai il danno è fatto: una soluzione che in altri Paesi europei e non (come Francia, Giappone, States o Messico) è una realtà consolidata e permette ai cittadini di ridurre il peso economico che dovrebbero sostenere in tasse per riparare ai danni da maltempo.

In questo modo, lo Stato non dovrebbe più avere sulle sue spalle tutto il carico economico delle calamità naturali, ma potrebbe essere spalmato anche sui privati (tramite l’assicurazione) o su entrambi.
La proposta è sicuramente da prendere in considerazione, vista la frequenza con cui i disastri naturali si verificano, a patto che l’introduzione di una nuova polizza obbligatoria non si tramuti per il cittadino nell’ennesima tassa dal costo esorbitante e dal premio diametralmente opposto rispetto alle altre realtà europee.