Autovelox, tutor e T-red alleati contro le auto non assicurate

Scritto da Valentina Oberti il

L’idea, forse, è la più brillante di quelle finora proposte: utilizzare dispositivi già presenti sulle nostre strade, come autovelox, tutor e T-red per monitorare che i veicoli in transito siano assicurati. Negli ultimi tempi sono davvero tante le soluzioni adottate dalle amministrazioni locali per verificare se l’automobile in transito è assicurata, ma il più delle volte sono strumentazioni che richiedono la presenza della pattuglia, così come investimenti non certo indifferenti.

Se la previsione di utilizzare autovelox e altri dispositivi già installati sul territorio, come previsto dal decreto “Sblocca Italia”, venisse approvata, la lotta contro le auto non assicurate si rivelerà sicuramente più capillare: il punto di forza di questa soluzione è che basta il semplice passaggio davanti al dispositivo, anche senza una violazione del Codice della Strada, per essere controllati. In realtà, la previsione di usare queste strumentazioni circola già da tempo, ma finora ogni discussione parlamentare non ha portato a molto.

Una molla per avviare controlli anche con autovelox potrebbe arrivare dai dati sempre più allarmanti dei 4 milioni il numero dei veicoli non assicurati in circolazione: secondo alcune stime l’8% delle auto in circolazione è senza copertura assicurativa, percentuale che sale al 17% nel caso dei furgoni e al 66% delle microcar.
Dati che non possono non destare preoccupazione nell’opinione pubblica e che richiedono un intervento immediato delle istituzioni per approvare misure che contrastino un fenomeno che, oltre a ledere gli incassi delle assicurazioni e determinare così un balzo dei premi assicurativi, espone l’automobilista a responsabilità molto gravose.



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