Bocciato il DDl Salva-Campania: ora puntate sul Bonus protetto!

Scritto da Daniela Zepponi il

Abbiamo più volte parlato delle Rca in Campania: prezzi elevatissimi, addirittura proibitivi, non solo per chi della truffa ha fatto uno stile di vita, anche per i tanti automobilisti onesti che passano per le strade della regione.

Per tentare di mettere un freno a questa situazione, era stato proposto un emendamento legislativo detto Salva-Campania, sostenuto da un gruppo di parlamentari che stanno cercando di porre rimedio ai prezzi esosi delle polizze assicurative, coadiuvati da Antonio Coviello docente universitario di Economia e gestione delle imprese di assicurazione. Ma il DDl che avrebbe potuto modificare la situazione campana è stato bocciato, e i protagonisti non esitano a dire che la colpa è ovviamente della lobby delle assicurazioni, che fa pesare in maniera imponente il proprio potere sui parlamentari, anche se in teoria sono gli eletti del popolo.

Purtroppo, secondo il professore, non approvare questo DDL significa peggiorare ancora una situazione già compromessa come quella campana, dove molti automobilisti circolano ormai senza assicurazione o esibendo tagliandi contraffatti.

Un modo per difendersi, da parte degli automobilisti onesti, ci sarebbe, anche senza l’intervento di una legge ad hoc: si tratta della clausola del Bonus protetto, che permette di bloccare la classe di merito interna di un primo sinistro, ovvero di attenuarne gli effetti, portando ad un risparmio di circa il 10-12% rispetto ad una polizza che invece non ha questa clausola. Eppure solo il 20,3% dei contratti ne fa uso e in Campania la percentuale scende al 15% circa. Insomma, proprio lì dove il suo utilizzo sarebbe fondamentale, per proteggere gli automobilisti onesti, non tutti ne conoscono l’esistenza.

Se quindi vivete in una regione del sud Italia, e non avete incidenti da 5 anni, prima di stipulare la prossima assicurazione verificate la differenza di prezzo che c’è tra una polizza con Bonus protetto e una che non ce l’ha: se il Parlamento non si muove, meglio proteggersi da soli…




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