Bollettino delle truffe assicurative di luglio

Scritto da Lorella Gabutti il

Nonostante l’anticiclone africano abbia reso rovente il mese di luglio, le Forze dell’Ordine non sono andate certo in vacanza, ma hanno portato avanti il loro lavoro continuando a smascherare i tanti truffaldini che pensano di arricchirsi alle spalle delle assicurazioni.

Il caso più eclatante è quello di Latina, che ha visto l’arresto di 25 persone tra avvocati, medici e carrozzieri che, per anni, hanno riscosso risarcimenti per incidenti mai avvenuti o resi molto più gravi di quanto non fossero realmente. L’organizzazione, dai meccanismi ben oliati, funzionava alla perfezione, affidando a ognuno incarichi ben precisi. Gli avvocati si occupavano dell’ideazione dei sinistri, istruivano i clienti e provvedevano a portare avanti l’azione legale per ottenere i risarcimenti, i medici invece pensavano a stilare falsi certificati in cui figuravano lesioni inesistenti e compatibili con le dinamiche dei sinistri inventati. Infine i carrozzieri provvedevano a fatturare riparazioni che in realtà non eseguivano.

In Sicilia, a Barcellona Pozzo di Gotto, si è finalmente chiusa con il rinvio a giudizio di 25 imputati, l’inchiesta a cui aveva dato il via Unipol Sai nel 2008. La compagnia, alla vista dell’impennata del numero dei sinistri nell’area barcellonese, aveva fiutato odore di bruciato e aveva incaricato un investigatore privato per fare chiarezza, l’inchiesta è poi continuata grazie alle Forze dell’Ordine e oggi finalmente si ha la certezza che i presunti colpevoli compariranno davanti a un giudice. I 25 sono implicati a vario titolo nella creazione di falsi incidenti e nella simulazione di gravi lesioni e, tra essi, figurano consulenti di diverse compagnie e medici compiacenti. Si calcola che, nell’arco di pochi anni, siano stati intascati all’incirca 13 milioni di euro non dovuti.

Altre truffe per falsi incidenti sono state scoperte poi a Mondovì (CN) e a Roma, mentre sempre nella capitale si è proceduto all’arresto di un uomo che aveva incendiato il suo locale, un bar sulla Tuscolana, per riscuotere il risarcimento dell’assicurazione.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *