Bollettino delle truffe assicurative di marzo

Scritto da AssicurazioneOnline il

Piccole e grandi truffe ai danni delle compagnie assicurative hanno caratterizzato anche il mese di marzo. Pare proprio che gli italiani abbiano fatto della truffa la loro attività illecita preferita e tutti paiono esserne irrimediabilmente attratti, tanto che non ne sono immuni neppure professionisti stimati e senza alcun problema economico. Ma veniamo al dunque e scorriamo in breve l’elenco degli inganni smascherati dalle Forze dell’Ordine.

Il caso che ha fatto maggiormente parlare è stato quello scoperto in Puglia, a Taranto dove, la maxi truffa ai danni di ben 17 compagnie, sta coinvolgendo al momento oltre cento persone e dove sono stati effettuati anche 8 arresti. Il modus operandi di questa vera e propria associazione a delinquere ricalca quella che è divenuta una consuetudine: la creazione di falsi incidenti per ottenere risacimenti non dovuti per danni fisici inesistenti. Al momento sono emersi ben 25 sinistri creati ad hoc e a essere implicati, oltra alla “mente” della banda, anche personale medico e paramedico e due legali.  Il capo tecnico radiologo provvedeva a fornire tac ed ecografie false in cui figuravano gravi danni fisici o aggravamenti delle condizioni di salute delle vittime di incidenti, a collaborare con lui vi erano anche conducenti di ambulanze e portantini, mentre erano due avvocati a istruire le “vittime” e a indicare loro come agire.

A Messina si è invece registrato il caso di una tentata truffa per il furto di una Porsche, a dire il vero una truffa decisamente mal congegnata perché la presunta vittima del furto non aveva tenuto conto che sull’auto era montato un antifurto satellitare. Nel momento in cui ha presentato denuncia, non è stato difficile per la Polizia Stradale seguire le tracce dell’auto che, dopo aver attraversato Francia e Spagna, aveva passato lo Stretto di Gibilterra e si trovava in Mauritania, e proprio qui si è scoperto che il veicolo era stato regolarmente venduto e dunque il “derubato” non aveva diritto ad alcun risarcimento.



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