Bollettino truffe assicurative gennaio

Scritto da Lorella Gabutti il

A volte la realtà supera la fantasia e il raccapriccio  che ha suscitato una truffa assicurativa perpetrata nel Cosentino non ha davvero uguali, persino i migliori scrittori di noir non hanno mai pensato a un modo tanto diabolico per arricchirsi alle spese delle compagnie. I fatti risalgono al 2012 , ma è stato solo nel gennaio di quest’anno che la polizia è riuscita a ricostruire gli avvenimenti che hanno visto protagonista una donna incinta che,per riscuotere un alto indennizzo per un incidente simulato, è giunta a lasciar morire morire il proprio bimbo nato con un relativo anticipo. L’omicidio, perché in realtà il neonato era nato vivo, è avvenuto con la complicità di un medico del Pronto Soccorso. Il piccolo, seppure prematuro, avrebbe potuto salvarsi semplicemente con la somministrazione di ossigeno, ma è stato lasciato morire per avvalorare la tesi dell’incidente e il lauto indennizzo è stato spartito tra la partoriente, il dottore e gli organizzatori dell’orribile truffa. Pare poi, ma le indagini sono ancora in corso, che non si tratti dell’unico caso di aborto e/o parto prematuro in seguito a incidente stradale e al momento sono 144 gli indagati.

Medical Market, questo il nome dell’indagine calabrese, ha calamitato l’attenzione dei media, ma non è la sola truffa assicurativa scoperta durante il mese di gennaio. Nel Napoletano a finire sotto inchiesta sono stati giudici di pace e avvocati, colpevoli di aver risarcito i danni ad auto incidentate più volte e che avevano subito gli stessi identici danni nelle diverse occasioni. Pare che i favori di qualche avvocatessa molto sexy contribuissero a “distrarre” i giudici che non si rendevano conto delle anomalie del caso sul quale erano chiamati a decidere.

Scoperta infine nel Brindisino una vera e propria centrale della falsificazione di polizze assicurative e di quasiasi altro documento. L’organizzazione  era in grado di produrre certificazioni mediche di ogni tipo per l’ottenimento di indennizzi assicurativi, ma lavorava anche nell’ambito di patenti, revisioni e referti del Pronto Soccorso.



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