Bollettino truffe assicurative settembre

Scritto da Lorella Gabutti il

Iniziamo questo bollettino settembrino con una novità rispetto al solito: questa volta i truffaldini non sono solo italiani e due turisti inglesi hanno saputo distinguersi in quel di Napoli. Approfittando del fatto che la metropoli partenopea ha, purtroppo, fama di città dove scippi e furti per strada sono all’ordine del giorno, i due britannici, il 21 settembre,  si sono presentati in questura denunciando di essere stati aggrediti per strada da due ragazzi in scooter che li avrebbero privati del contante e di un Rolex del valore di 10.000 euro. Alle Forze dell’Ordine è bastato visionare i filmati di videosorveglianza per scoprire che i due non avevano subito alcun furto e il tutto era stato inscenato per incassare il premio assicurativo, approfittando del fatto di trovarsi nella città che il Governo inglese, all’inizio dell’estate, aveva definito come una delle più pericolose d’Italia.

Un’altra truffa scoperta nel mese di settembre vede sempre al centro della vicenda Napoli e la sua provincia, ma questa volta i protagonisti sono italianissimi. Sono undici cittadini residenti nell’area partenopea che sono riusciti a ottenere la residenza (fittizia) nel piccolo comune di Pizzone (Isernia). Se il fatto di di aver reso dichiarazioni e presentato documentazioni false, è già di per sé un reato, gli undici hanno perpetrato questa truffa pur di poter pagare un premio ridotto per la RCA: è noto infatti che le tariffe applicate nella regione Campania sono le più costose di tutto il territorio italiano. Le indagini al momento sono ancora in corso e le Forze dell’Ordine non escludono sviluppi, pare infatti che questa pratica sia una delle nuove tendenze del popolo dei truffaldini.

In Lucchesia, per la precisione a Segromigno in Piano, è stata denunciata invece una donna che ha messo in scena il classicissimo “trucchetto” del falso incidente. La signora aveva presentato alla sua compagnia la documentazione comprovante un sinistro, peccato però che l’altro automobilista coinvolto non ne sapesse assolutamente nulla.

Infine, sempre a settembre, a macchiarsi di truffa è stata un’assicuratrice di Gallipoli, che ha raggirato oltre un centinaio di clienti che avevano stipulato una polizza presso l’agenzia di Generali Assitalia di Casarano, della quale era dipendente. La signora intascava premi maggiorati fotocopiando tagliandi di polizze vita, oltre a convincere i clienti  stipulare falsi bond di 2.000 euro ciascuno.



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