Donne al volante: fanno davvero paura o è solo un detto?

I pregiudizi sulle donne al volante si sprecano da sempre. Sembra quasi un epiteto imprescindibile, donna al volante uguale pericolo. Ma è davvero così o si tratta semplicemente di un retaggio maschilista pervenuto fino ai giorni nostri? Spesso capita di assistere a sguardi maschili di derisione o, nel migliore dei casi, di leggero scherno, non appena una donna si accinge a parcheggiare. Non solo, i più “machi”, fermi al semaforo di fianco a una fanciulla al volante, sgasano trepidanti, colti da ansiogena smania di seminare la donna allo scattare del verde. Peccato che, delle volte, i signori uomini siano così intenti a fulminare la vicina di corsia alla partenza che, senza nemmeno accorgersi, partono col semaforo ancora rosso.

Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Le donne al volante sono più impacciate nelle manovre di parcheggio, ma gli uomini sono decisamente più indisciplinati. Chi lo dice? I dati pubblicati dal Ministero dei Trasporti che riportano un bel vantaggio delle donne sui colleghi automobilisti uomini. Secondo i dati, infatti, sono proprio loro a commettere più infrazioni. Non è solo per il fatto che si distraggono molto più facilmente delle donne, ma proprio per un eccesso di sicurezza e, talvolta, per ostentare una capacità di guida che, effettivamente, dal punto di vista pratico, è superiore a quella delle donne. A conferma di questo i risultati degli esami per la patente. Le donne sono praticamente imbattibili nelle prove di teoria, mentre hanno più difficoltà a superare quelle pratiche.

Gli uomini, dal canto loro, sono più avvezzi alla guida, decisamente meno allo studio della teoria. Le donne, però, hanno un altro asso nella manica. Risultano più attente ai consumi e all’ambiente. Ecco perché scelgono vetture che abbiano un basso impatto ambientale e producano meno CO2, come la linea ecologica firmata Mazda  disponibile anche su automobile.it. Sono proprio le donne, infatti che, in coda, spengono per prime il motore. Nonostante questo e nonostante il minor numero di incidenti commesso, le donne in Italia pagano un RC Auto più cara rispetto agli uomini.