Le driverless car si fanno realtà, ma come funzionerà l’assicurazione?

Scritto da Valentina Oberti il

Fino a pochi anni fa sembrava fantascientifico e avveniristico  che in futuro avremmo potuto vivere l’esperienza di sederci comodamente in auto e lasciarci scarrozzare da un computer che guidasse al posto nostro: immersi nel traffico, sì, ma con il relax di leggere un libro, di guardare un film o di finire la relazione per il capo…

Gli studi sulle auto senza conducente, negli ultimi tempi, stanno facendo enormi balzi in avanti: tecnologicamente sono a un passo dal divenire realtà, tuttavia, non mancano di sollevare questioni sia nella nostra vita reale di tutti i giorni che per le conseguenze a cui possono dare vita.
Infatti, sebbene i programmi di guida siano sempre più implementati, nulla esclude che l’auto rimanga coinvolta in un incidente. Il primo e fondamentale problema a cui occorre dare una risposta è decidere di chi sarebbe la responsabilità?
Una domanda a cui non è certo semplice dare una risposta, ma che è cruciale per delineare il nuovo assetto delle assicurazioni auto: infatti, oltre a rivoluzionare il nostro stile di vita e la nostra mobilità, l’auto senza conducente imporrà una radicale revisione dei contratti di assicurazione per l’auto a cui per ora non si è ancora riuscito a definire un assetto.

Il panorama assicurativo, quindi, a breve potrebbe trovarsi a fronteggiare una nuova realtà, decisamente difficile da gestire, inedita e senza precedenti: chi sa quali saranno le proposte delle varie Compagnie e, soprattutto, quali siano i prezzi da pagare per una vita senza più stress alla guida. La speranza per noi consumatori è che il nuovo assetto preveda un premio economicamente ragionevole e senza più discriminazioni territoriali.



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