Libretto e patente intestati alla stessa persona: ecco come funziona

Scritto da Daniela Zepponi il

Sentivate per il caso il bisogno di complicarvi la vita? Lo Stato italiano vi accontenta subito! Dal 3 novembre è entrata in vigore la legge (comma 4-bis dell’art.94 del Codice della strada, introdotto nel 2010 con la legge n. 120) che prevede che il libretto dell’auto e la patente devono essere intestati alla stessa persona. Questa notizia ha ovviamente scatenato il panico in rete, insieme a mille domande: di quali macchine si parla? E che succede se si viene fermati dalla Polizia con documenti che riportano nomi differenti? Ovviamente c’è stata anche una non indifferente ondata di rabbia: ma con tanti problemi che abbiamo in Italia, era proprio necessario perdere e far perdere tempo alla gente con tutto questo? Cerchiamo di fare però un po’ di chiarezza

La norma riguarda tutti e tutte le auto? In realtà no: ad esempio sono escluse le persone che vivono nello stesso nucleo familiare. Se si prende abitualmente la macchina del padre, del marito o di un genitore convivente, oppure di un compagno o una compagna con cui si vive.

La norma è retroattiva? Molto si è parlato di questa caratteristica: la legge non vale per chi usa l’automezzo da prima del 3 novembre (ad esempio per i comodati d’uso precedenti), ma vale solo per chi inizia a partire appunto dal 3 novembre. Chi ne fa già uso potrà adeguarsi o meno: sarà libero di scegliere.

A chi è diretta la legge? In realtà, lo scopo dello Stato era quello di pizzicare i furbetti delle auto aziendali: quelli che intestano il mezzo all’azienda e poi ci girano tranquillamente tutta la settimana. Sono magari auto di grossa cilindrata, che però così facendo sfuggono anche al fisco.

E le multe? Bè, le sanzioni sono davvero sonore: si parla di 705 euro, ma si può arrivare fino a 3256 euro e al ritiro della carta di circolazione.

Come si fa l’aggiornamento? Servono la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà del comodante verso il comodatario, la fotocopia di un documento di identità del comodante, la ricevuta di un versamento di 16,00 euro per l’imposta di bollo e di 9,00 euro per i diritti di motorizzazione.

Riceverete  un tagliando che riporta la dicitura di vettura in comodato d’uso. Ma la paura è che invece degli evasori, a pagare saranno sempre i soliti tartassati.



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