Ok del Garante per il database antifrode

Scritto da Valentina Oberti il

I prezzi RCA in Italia sono da urlo e questa, purtroppo per noi, non è certo una novità. Paghiamo cifre spropositate rispetto agli altri Paesi europei, in costante crescendo negli ultimi anni.
I motivi sono tanti, anzi troppi, ma per per le Compagnie uno svetta su tutti: le truffe e le frodi ai loro danni.
Da un po’ di tempo a questa parte, però le cose stanno cambiando: dal basso le Amministrazioni locali si stanno mobilitando per controllare il territorio con adeguati sistemi di monitoraggio delle vetture in transito, dall’alto il Garante della Privacy ha appena dato il suo ok per l’attivazione archivio informatico integrato.

In pratica, una sorta di maxi data base in cui verranno raccolte informazioni che ora sono conservate in tanti archivi differenti, rendendo difficile il loro confronto simultaneo; fra i dati più interessanti confluiranno in questo nuovo archivio il registro dei sinistri, l’anagrafe dei danneggiati e dei testimoni (oggi custoditi dall’IVASS), insieme a quelli che riguardano i contrassegni assicurativi, le persone che sono abilitate alla guida (dati archiviati al PRA) e dati inerenti le scatole nere.

Dalla sinergie di questi dati, facilmente e velocemente consultabili, le Compagnie potranno contrastare con maggiore efficacia le truffe assicurative: sulla scorta di queste informazioni, infatti, l’IVASS (che custodirà il database) elabora un indice di anomalia per ogni sinistro e così comunicare il risultato alle Compagnie.
Per ora il database è solo sulla carta, ma la sua entrata in vigore potrà essere un significativo cambio di strada per ridurre il fenomeno fraudolento e, finalmente, auspicare una netta riduzione dei premi assicurativi.



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