Risarcimento danni auto: la fattura deve essere quietanzata

Scritto da BreakingNews il

Una fattura del carrozziere che interviene con lavori di riparazione su un’auto incidentata non costituisce una prova per l’assicurazione che è tenuta a rimborsare i costi sostenuti. La fattura deve essere quietanzata ovvero accettata dal destinatario della prestazione (l’incidentato). È quanto stabilisce la Cassazione con la sentenza n.15176 del 20 luglio scorso.

La fattura del carrozziere, nel caso in cui quest’ultimo si ponga come creditore del danneggiato e cerchi di rivalersi poi sull’assicurazione per ottenere il rimborso, di per sé non costituisce una prova del danno: per questo motivo la compagnia assicurativa può negare il rimborso. Un documento di questo genere infatti non mette in evidenza l’entità dei danni, che invece –stando appunto da quanto precisato dalla Corte Suprema- devono desumersi sia dalla fattura che dalla contestazione amichevole di sinistro.

A maggior ragione, una fattura che non presenti né quietanza né accettazione da parte della vittima d’incidente, non può essere prova del danno subito, perché proviene proprio da quella parte che intende utilizzarla (la carrozzeria) che è appunto cessionaria del credito. Una prova che per ipotesi potrebbe essere autoprodotta senza alcuna difficoltà e pertanto inaccettabile in sede legale.

La sentenza vuole porre maggior attenzione e rigore nei confronti del fenomeno di frodi assicurative purtroppo diffuso e risolve il caso di un uomo rimasto con il veicolo incidentato che aveva cessato il credito al carrozziere di fiducia, lasciando che fosse poi quest’ultimo a rivalersi sull’assicurazione per il risarcimento del danno. Il documento prodotto era appunto questa fattura non quietanzata che la Cassazione ha deciso di respingere.



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