Rc auto: con la scatola nera diminuisce la privacy, aumenta il rischio hacker
Prospettiva di certo non invitante, seppur a fronte degli sconti prospettati sul pagamento della polizza auto per chi accetta di installare l’ormai nota scatola nera sul proprio veicolo. Ma dagli Stati Uniti arrivano i risultati condotti dagli ultimi studi al riguardo: le auto diventano più vulnerabili agli attacchi informatici e la privacy è a rischio.
I risultati sconvolgenti arrivano da due ingegneri informatici statunitensi: la prova eseguita su una qualsiasi delle auto sulle quali era stato impiantato il dispositivo è stata scioccante. Con l’ausilio di un semplice smartphone sono riusciti ad entrare nel sistema di controllo dell’auto e a manovrarla a loro piacimento all’interno di un parcheggio. Non è eccessivo allora ipotizzare che un hacker possa per assurdo accendere e spegnere lo stereo o l’aria condizionata ma anche sabotare i freni o monitorare la vita privata di chiunque, seguendolo in spostamenti e viaggi 24h ore su 24.
La risposta da parte delle autorità americane è stata tempestiva. È stato infatti preparato subito un disegno di legge ad hoc per: a) definire in modo più preciso gli standard di sicurezza informatici; b) un sistema più efficiente di valutazione della sicurezza dell’auto; infine sono state ritirate dal mercato all’incirca 1,4 milioni di automobili a scopo cautelativo.
E in Italia? Ancora non si hanno notizie di provvedimenti al riguardo né per garantire la privacy né per aumentare la sicurezza degli automobilisti. Certo è che le attese in tal senso sono non indifferenti e già non mancano proteste e allarmi da più fronti, come ad esempio quello di Federprivacy.
Lascia un commento