Polizza Assicurativa guida esperta: una guida

Scritto da AssicurazioneOnline il

La polizza assicurativa guida esperta si basa su una formula secondo la quale a guidare la macchina possono essere unicamente persone esperte, vale a dire conducenti che possono contare su una esperienza notevole alla guida: si tratta di soggetti che si presuppone facciano parte di una determinata fascia di età. L’auto, di conseguenza, può essere condotta solo da chi ha superato una soglia di età minima, che può variare di caso in caso ma che di solito è pari a 25 anni. Ciò è indispensabile per agire entro le regole e, di conseguenza, per poter contare su una copertura assicurativa nel caso in cui si sia coinvolti in un sinistro

La scelta della polizza assicurativa guida esperta è indicata per tutti coloro che sanno che il proprio veicolo sarà guidato da altre persone che abbiano la patente da non meno di due anni e che abbiano già compiuto i 25 anni (anche se in alcuni casi le compagnie possono prevedere una riduzione dell’età minima, che scende a 23 anni). Per esempio, in una famiglia, la guida esperta è utile per un’auto la cui assicurazione è intestata al marito ma che viene guidata anche dalla moglie.

Chiaramente, nel caso in cui ci si renda conto che la polizza guida esperta non è in linea con le proprie esigenze, magari perché ci si è accorti che la macchina viene guidata anche da neo-patentati, nulla vieta di procedere a una modifica. La tipologia di guida che è stata selezionata, infatti, può essere cambiata in funzione delle necessità di copertura che devono essere soddisfatte. Si può decidere, quindi, di passare dalla guida esperta alla guida libera o alla guida esclusiva a seconda dei casi, tenendo presente che in entrambe le circostanze entrerà in vigore una variazione dei costi.

Il consiglio è quello di preferire sempre la guida esperta alla guida esclusiva, perché le emergenze possono sempre capitare: è sufficiente che il conducente designato abbia una caviglia slogata o debba far fronte a qualsiasi altro imprevisto, anche per pochi giorni, per fare sì che ci sia la necessità di far guidare la macchina a un’altra persona. Meglio essere previdenti, insomma, per non rimanere fermi.



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