Tutela legale assicurazione: come funziona

Scritto da AssicurazioneOnline il

L’assicurazione per la tutela legale è un particolare tipo di copertura che interviene nel momento in cui il soggetto assicurato è coinvolto in una controversia penale o civile, pagando i costi che devono essere sostenuti a questo scopo. Le eventualità in cui ci può essere bisogno di una copertura del genere sono molteplici: si pensi, per esempio, al caso di un danno causato da un vicino di casa che non è intenzionato a pagare un risarcimento, o all’eventualità di un datore di lavoro che riconosce in busta paga meno ore di straordinario rispetto a quelle che sono state effettuate, o ancora alla circostanza per la quale vengono addebitate spese non giustificate dalla banca.

Sono tutte situazioni nelle quali non si può fare a meno di tutelare i propri diritti, ma – al tempo stesso – per farlo può essere indispensabile affidarsi a un avvocato, con le spese per la parcella che ne potrebbero derivare. Ebbene, con la tutela legale assicurazione questo problema non si pone più, dal momento che versando un premio si ha diritto a un’assistenza legale che verrà poi rimborsata dalla compagnia assicurativa. Chi lo desidera, per altro, può decidere di estendere la copertura anche ad altre persone, come per esempio conviventi o familiari.

Nel caso in cui sia stata sottoscritta una polizza di tutela legale, a occuparsi degli eventuali problemi che dovessero sfociare in controversie legali sarà direttamente la compagnia, che si accollerà tutti i costi del caso: quelli legali, ma anche le spese per l’assistenza e le parcelle per gli avvocati e per i periti. In linea di massima, in un primo momento si prova a risolvere la questione cercando di evitare il ricorso a un giudice, sulla base di quella che è nota, nel gergo tecnico, come soluzione stragiudiziale: accade, in sostanza, che i contendenti tentino di arrivare a un accordo senza chiamare in causa il tribunale, dal momento che ciò vorrebbe dire essere costretti a sostenere le spese di giudizio relative.

Nel caso in cui il tentativo di pacificazione non vada a buon fine, ecco che si ricorre a un giudice, con il soggetto assicurato che ha la facoltà di nominare l’avvocato che vuole: il solo adempimento di cui si deve occupare è la comunicazione del nome del legale alla compagnia, che poi si occuperà di coprire tutte le spese. Ovviamente è sempre opportuno rispettare le clausole e le condizioni previste dal contratto, soprattutto in relazione alle tempistiche prestabilite.




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