Al riparo dal sisma

Scritto da Riccardo Tronci il

Uno strano rumore, tintinnare delle bottiglie dentro al mobiletto, senso di vertigine: è molto probabilmente un terremoto, e di conseguenza devo buttarmi sotto il tavolo. Circa due secondi per elaborare tutto il pensiero, capire che la scossa è passata, e che se fosse stata di potenza maggiore due secondi sarebbero stati sufficienti a  demolire qualsiasi pensiero.

Il terremoto è uno di quei pochi eventi davanti al quale l’uomo non può, non sa difendersi. Il terremoto è quell’onda in più del mare che riesce a scavalcare le difese del nostro castello di sabbia, per abbatterlo in una manciata di secondi. Il terremoto annichilisce, porta via con sé tutto, il passato con i suoi ricordi materiali, il presente ed i progetti futuri: tutto prende la forma di un calcinaccio.

Inoltre il terremoto emiliano dello scorso anno ha fatto suonare un campanello di allarme: lo Stato potrebbe anche decidere di non accollarsi i danni fatti da un terremoto. Ovvero potrebbe lasciare i cittadini da soli, tra le macerie, senza aiutare la ricostruzione. E del resto, di promesse non mantenute, di ricostruzioni avviate solo a parole in Italia ne sappiamo qualcosa, senza voler fare polemica. Il governo Monti propose ai cittadini la riflessione sulla necessità da parte dei singoli proprietari di immobili, di dotarsi di coperture assicurative sui fenomeni sismici, e venne durante criticato.

In molti denunciarono una mancanza di studi approfonditi su rapporti di zona a basso, medio e alto rischio sismico e capacità di sopportare l’urto della casa stessa. Parametri che venivano presi come indispensabili per poter cominciare a vagliare una seria riflessione sulla questione. In attesa di quella seria riflessione, pensando che se lo Stato decide di latitare, latita, a molti è venuto il dubbio se pensare ad una copertura anche in caso di evento sismico, e le agenzie italiane hanno risposto con velocità.

Si tratta solitamente di coperture apposite,che specificano i danni da evento sismico, e che non richiedono solitamente esborsi onerosi quanto si crederebbe.

Assicurazione Terremoto, ad esempio, oltre al nome che fa quasi da garanzia, ci offre un valido strumento online con il quale possiamo capire di che tipo di assicurazioni e di che tipo di premi stiamo parlando, con il solo inserimento di pochi dati.

Axa offre la propria estensione del pacchetto sulla assicurazione familiare, contando di riuscire a dare una forte mano almeno per un periodo iniziale di ricostruzione, mentre Genertel ci offre, tra le spiegazioni ed i consigli, addirittura la possibilità di consultare una mappa di rischio sismico. Unipol, invece, ci permette direttamente di comporre la propria polizza YouCasa, decidendo nei particolari contro cosa proteggersi, con una polizza su misura.

Per cui, a tutti gli abitanti dello stivale meno scossi, a quelli che riescono a mente lucida e fredda a capire come difendersi dal futuro: scrivete semplicemente sui motori di ricerca “assicurazione casa terremoto” e ne troverete delle belle…



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