Amministratore di condominio: assicurazione obbligatoria

Scritto da Valentina Oberti il

È entrata in vigore il 18 giugno scorso la riforma del condominio (l. numero 220 dell’11 dicembre 2012), una legge che di certo incide sul tram tram quotidiano di molti di noi che abitano in palazzi e palazzine: massima libertà nel possedere un animale domestico, possibilità di installare antenne paraboliche su ogni balcone (senza preventiva approvazione assembleare) e utilizzo degli spazi comuni per l’installazione degli impianti di energie rinnovabili (anche per l’uso destinato a singola unità abitativa).

Novità importanti, certo, ma mai quanto quelle che ruotano attorno alla figura dell’amministratore di condominio.

L’organo esecutivo del condominio è, si sa, il fulcro della vita condominiale: oltre all’annoso e poco gradito ruolo di arbitro delle fisiologiche controversie fra vicini, su di lui gravano pesanti responsabilità tanto civili (contrattuali ed extracontrattuali) quanto penali. Garantire l’esecuzione delle delibere assembleari ed il godimento delle parti in comune a tutti i condòmini, presentare il bilancio annuale e recuperare  le quote condominiali sono solo alcuni degli obblighi che è tenuto a rispettare per legge.

Una professione piuttosto complessa e, perché no, “rischiosa”: ogni sbaglio può comportare gravi conseguenze economiche ed ecco che, con la nuova riforma, i condomini possono subordinare la nomina dell’Amministratore all’obbligo di contrarre una polizza per la Responsabilità Civile Professionale.

L’assicurazione tutela l’Amministratore dalle richieste di risarcimento che possono essere avanzate dagli interessati per i pregiudizi connessi all’esercizio della professione e, specularmente, permette ai condomini di rivalersi delle mancanze dell’amministratore.

Stringenti regole sono fissate anche per i massimali della polizza: i massimali non possono essere inferiori all’ammontare dell’importo dell’ultimo bilancio consuntivo approvato in assemblea e, in caso di lavori straordinari, i massimali vanno adeguati in funzione degli importi di questi.

L’assicurazione obbligatoria si presenta come un’innovazione sicuramente importante e necessaria; tuttavia, incombe l’ombra del pagamento del premio: a carico dei condòmini. Con annessi e connessi: sono ben note le dinamiche e le tempistiche delle decisioni nei condomini (soprattutto quelli più popolosi e soprattutto quando c’è da metter mano al portafoglio).

E riuscirà una questione tanto delicata e importante, come l’assicurazione dell’amministratore di condominio, a mettere d’accordo un numero di condòmini sufficiente per espugnare la maggioranza dell’assemblea condominiale?



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