Assicurazione per un gatto (capostazione)

Scritto da Riccardo Tronci il

Capita che chi scrive di assicurazioni si imbatta in notizie curiose, e da queste tragga domande quasi irrazionali. Il mio caso di oggi è: “quale assicurazione mai farei a questo gatto?”.

Siamo in Giappone, ma non dentro ad un cartone animato di Miyazaki. Il gatto non è nero, non si chiama Jiji, ed è un capostazione. Esattamente. Con tanto di cappello e targhetta con su scritto “kishi eki”, nome della stazione di treni.

Il suo incarico è nato per caso, quando per la ristrutturazione della stazione ferroviaria, venne coinvolta anche una palazzina del complesso che al tempo, molto semplicemente, ospitava gatti. La signora che se ne occupava chiese che gli stessi felini venissero considerati nel progetto, ospitati nella nuova stazione. La risposta del manager a questa domanda, dopo aver visto Tama (il gatto capostazione, appunto), è stata insignire di questo ruolo il felino, sperando potesse essere un’idea portafortuna. La stazione è diventata addirittura punto turistico grazie all’idea e c’è chi ha allestito un treno-gatto (e non un autobus gatto come avrebbe fatto Miyazaki).

Tornando alla domanda: visto che in effetti il gatto in questione ha portato molta fortuna, voi che assicurazione gli fareste?

Ho spulciato il web, sperando di trovare notizie a riguardo, e magari riuscire anche a dare due consigli utili per chi volesse assicurare il proprio felino da compagnia (o direttore del personale, o ancora responsabile marketing, chissà). In primis è da dire che l’assicurazione per un gatto può costare anche solamente quanto una visita annuale dal veterinario. Inoltre le ragioni per provvedere ad assicurare il vostro “micetto” sono duplici: i danni che potrebbe procurare a terzi (pochi, vero, ma alcuni hanno l’abitudine di affidarlo ad altre persone durante le vacanze), e soprattutto la sicurezza di poterlo curare in qualsiasi vicenda di salute.

La spesa mensile potrebbe risultarvi irrisoria, dopo quanto detto. Animalia vi propone un suo calcolatore, ad esempio, in cui inserire dati dell’animale per calcolare un premio mensile: per uno dei miei cuccioli di 7 anni pagherei circa 14 euro il mese. Axa copre anche eventuali lesioni provocate a bambini durante il gioco, mentre Bonus vi offre un reale confronto di costi tra polizze: inserite la data di nascita del vostro gatto e leggete quanto potreste spendere di casa assicurativa in casa assicurativa. Le offerte sono molte e molteplici, e per i proprietari di animali da compagnia (se proprietari si possa mai dire), come dice uno spot di qualche mese fa, “è tempo di usare la testa“.



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