Assicurazione Scooter e dintorni, arriverà la Mutua Assicurazione?

Scritto da Nicolina Leone il

Il mondo RC moto è in fermento, troppe nuove regole e troppi rincari.

Precisiamo intanto che le polizze per gli scooter, di qualsiasi cilindrata in Italia sono le più care d’Europa, ma questo non ci sorprende, giacché abbiamo il primato assoluto nel campo RC in generale. Resta il fatto che in un modo o nell’altro gli scooter si devono assicurare, si tratta di obbligo ma anche di una responsabilità civile da parte dell’autista.

Gli aumenti che stanno interessando le suddette polizze, nostro malgrado subiscono la stessa indiscriminante “logica” delle auto. Sesso, età e luogo di residenza e cilindratasi sommano alla polizza di base incrementando esponenzialmente il premio assicurativo. Questi elementi, però, non sono standard, ogni casa assicuratrice ha i suoi listini che aggiorna costantemente aggiungendo nuovi parametri più o meno comprensibili, e, meno necessari che più.

Ne consegue che un povero motociclista prima di assicurare il suo veicolo deve fare almeno un centinaio di comparazioni fra polizze online e fisiche.

Spreco di tempo e denaro, perché poi, nell’urgenza e nella confusione si finisce per spendere molto più del necessario, proprio perché lo scooterista sente maggiormente la responsabilità del mezzo, rispetto alle 4 ruote e tende ad aggiungere garanzie ulteriori per avere una copertura totale, per se stesso, il mezzo e terzi.

Secondo l’ANCMA, acronimo di Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori, gli incidenti provocati o che vedono coinvolte le 2 ruote, sono molto diminuiti, pertanto gli aumenti non hanno ragione di essere.

Anche l’Antitrust appoggia l’ANCMA e insieme chiedono di ridisegnare una proposta assicurativa unica riguardante gli scooter: è inammissibile tanta differenza da un luogo all’altro e che le compagnie propongano listini diversissimi. In questo modo decade la concorrenza leale e molti proprietari scelgono di utilizzare il mezzo senza assicurazione, fenomeno che si sta rapidamente diffondendo nei piccoli centri urbani in tutte le fasce di età.

Invece, una riduzione del 5% applicata da tutte le aziende assicuratrici renderebbe la scelta trasparente e rimetterebbe in moto il mercato del settore che sta subendo un forte calo, non solo per quanto riguarda le polizze, ma anche la vendita degli scooter: a conti fatti, molte famiglie ritengono di non poter affrontare le spese di mantenimento del mezzo.

Sicuramente i novelli motociclisti non hanno alcuna nozione riguardante la “Mutua Assicurazione”, ma i miei coetanei, ricorderanno sicuramente cosa accadde in Francia negli anni  ’80.

La situazione assicurativa era molto simile a quella odierna italiana, ma i francesi, stanchi e stufi di pagare cifre irragionevoli fondarono “l’Associazione dei Motociclisti in Collera”: gli iscritti furono a migliaia, tant’è che riuscirono a creare una Federazione che in breve tempo divenne una casa assicuratrice, sostenuta solo dagli iscritti e senza fini lucrosi. In tal modo in Francia tornò la pace per i motociclisti.

Adesso, pare, che il CIM (Coordinamento Italiano Motociclisti) stia lanciando una proposta simile. Intanto si stanno incominciando a raccogliere le firme per quantificare il numero reale degli aderenti, rispetto a quello di possessori di scooter.

Lo scopo è coinvolgere il maggior numero possibile di motociclisti per realizzare una specie di consorzio che tuteli le due ruote, chissà, forse anche noi riusciremo a fare qualcosa di buono in tal senso, di sicuro le compagnie assicurative non gradiscono, infatti, il tutto è piuttosto osteggiato e per nulla pubblicizzato.

Inoltre il CIM vorrebbe estendere l’iniziativa anche ai mezzi a 3 ruote, quindi un risparmio per molti altri utenti.

Non siamo certamente i “ Motociclisti in Collera” ma, suppongo che si troverà una sigla adatta anche da noi, che siamo, notoriamente, molto coloriti nelle espressioni essenziali soprattutto quando si tratta di soprusi!

Mi viene in mente MMI ovvero “Motociclisti Molto Incavolati”

Che ne pensate?



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