Assicurazioni: incassi su e risarcimenti giù

Scritto da Valentina Oberti il

Gli elementi per descrivere il mercato assicurativo in Italia sono sempre gli stessi: le truffe assicurative sono numerose, quindi le Compagnie – per difesa – alzano i premi delle assicurazioni e gli automobilisti pagano polizze alle stelle (le più alte d’Europa) o – in alternativa – tentano la sorte e circolano senza assicurazione.

Fin qui nulla di nuovo, ma l’analisi di Francesco Sforza sul Fatto Quotidiano aggiunge un nuovo personaggio a questa singolare storia: il crollo dei risarcimenti per danni fisici.

Il ddl concorrenza prevede, infatti, un drastico taglio dei risarcimenti per danno biologico non solo a chi rimarrà coinvolto in futuro in incidenti stradali, ma anche ai procedimenti in corso, ovviamente per avvantaggiare le imprese assicurative che saranno così chiamate a minori esborsi.

Riducendo i risarcimenti, la logica vorrebbe che anche i premi dovrebbero diminuire, considerato pure che il 2014 è stato – nonostante tutti i lamenti del mondo assicurativo – un anno molto positivo: secondo le stime di Aldo Minucci, presidente ANIA, le assicurazioni hanno avuto utili per 6 miliardi di euro.

Eppure, nel mondo delle assicurazioni c’è sempre qualcosa che non torna: gli incassi salgono, i risarcimenti diminuiscono, ma dei premi non c’è certezza che diminuiranno.

Insomma, il pretesto per alzare i premi è che ci siano troppe truffe, ma prima di agire contro il vero male – le frodi, appunto – si fanno larghi giri, senza risolvere il problema alla radice. Nel mentre, però, a vedere ridotti i propri diritti e le proprie tutele sono sempre gli automobilisti che vanno incontro a risarcimenti più risicati, nonostante paghino premi salatissimi.

Con questo panorama, difficile non capire la diffidenza dell’uomo della strada davanti a un mondo non solo complesso, ma anche con una logica tutta sua…



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