Assicurazioni moto troppo care? E’ colpa del risarcimento diretto

Scritto da Paolo il

Le polizze di responsabilità civile per le moto hanno raggiunto cifre davvero altissime e, tenuto conto che si tratta di un mezzo che non si utilizza quotidianamente durante tutto l’arco dell’anno, ma conosce dei periodi di “riposo” che coincidono con l’inverno, ciò, complice la crisi economica giustifica ampliamente il calo delle vendite degli ultimi anni. Uno studio dell’Università Luiss, commissionato da Confindustria ANCMA, ha poi evidenziato anche il motivo per il quale i premi assicurativi per le due ruote hanno subito l’impennata: il risarcimento diretto. 

L’entrata in vigore di tale possibilità, nel 2007, era sembrata una vera svolta per gli automobilisti e per i centauri perché finalmente si potevano riscuotere con una certa celerità gli indennizzi per i sinistri senza gravi conseguenze. Tale dispositivo prevede infatti che quando si verificano solo danni alle cose e lievi danni alle persone, entro un certo punto di invalidità, il risarcimento possa essere pagato direttamente dalla compagnia del danneggiato, in un secondo tempo, poi, la compagnia di colui che ha provocato il sinistro rifonde la cifra. Insomma parrebbe una norma tutta a favore dei cittadini, ma in realtà non è così. Vero è che il danno viene risarcito in toto, ma le compagnie non ricevono poi l’intero ammontare di quanto hanno sborsato, ma un importo a forfait, il cui ammontare viene fissato da apposite tabelle. Può perciò accadere che ricevano una cifra superiore o inferiore e quest’ultimo è proprio il caso dei sinistri in cui le vittime siano i motociclisti.

Quando un motociclista viene coinvolto in un incidente la sua compagnia gli rifonde totalmente i danni, ma viene poi rimborsata con una cifra che di norma si aggira attorno a 1.200 euro, un importo decisamente minimo. Inutile dire che ciò ha causato gravi perdite alle compagnie, si stimano infatti costi per oltre 56 milioni di euro, di qui ecco l’obbligo di alzare notevolmente i premi assicurativi per le due ruote. Al contrario i rimborsi a forfait per gli autocarri sono ingenti e solitamente superiori ai danni effettivamente riscontrati, motivo per il quale i premi per questa categoria di automezzzi non sono stati aumentati.



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