Assicurazioni: nel futuro serviranno ancora?

Scritto da Nicolina Leone il

Una domanda fondamentale che interessa il 100% degli autisti di tutto il globo!

Giunge notizia che nel 2040 il 75% delle automobili in circolazione saranno automatizzate, chi ha seguito il famoso telefilm “Supercar” sa benissimo di cosa parliamo.

Chiaramente non si può pretendere un’auto di quei livelli, almeno per la classe media, ma si andrà molto vicini a quel prototipo.

Le case automobilistiche ipotizzano che sarà possibile avere auto completamente autonome, disponibili entro la fine del decennio.

Audi e BMW hanno anche dei veicoli già in funzione (sperimentali).

Nel frattempo, Google sta cercando di affinare il programma maps per renderlo compatibile con le automobili.

Il ruolo e la collaborazione con Google in questo campo è fondamentale, infatti è al mostro sacro del web che è affidata la parte tecnica relativa ai programmi stradali da installare nelle auto.

Il progetto, abbastanza futuristico ma probabile, prevede l’assenza di segnali stradali, semafori e quant’altro.

Naturalmente ciò implica una revisione completa di strade e autostrade, una spesa gestionale per lo Stato e i privati non indifferenti.

Al momento il problema maggiore è, appunto, la realizzazione di nuove infrastrutture adeguate al nuovo sistema di concepire l’automobile automatizzata.

Supponendo che lei mezzi in questione siano tutti collegati a una centrale elettronica che coordina la posizione del veicolo e il percorso che deve percorrere, le informazioni inviate dovrebbero essere precise e inappuntabili.

Per il traffico cittadino sarebbe finalmente la soluzione di una questione annosa.

Tutto lo spazio che è al momento dedicato a semafori, deviazioni, rotonde, potrebbe essere utilizzato per creare parcheggi.

Insomma una visione piacevole per l’automobilista del futuro. In pratica il guidatore diventerebbe solo passeggero.

Immaginate, l’auto segue un percorso semplice e breve, si posteggia da sola, non ha bisogno di fare sorpassi azzardati, di correre per arrivare a destinazione, niente code ai caselli, mai più imbottigliati nel traffico e soprattutto nessun incidente, nessuna morte sulle strade!

L’idea è a dir poco entusiasmante.

Meno entusiasti sono le compagnie assicurative.

Se per ora fanno il bello e il cattivo tempo a secondo delle loro esigenze, in questo futuro prossimo che ruolo avranno?

Gli interessi economici in gioco sono moltissimi, non quantificabili, in effetti, le assicurazioni non “dovrebbero” avere più motivo di esistere.

Per quanto auspicabile non sarà possibile, una grossa fetta dell’economia crollerebbe, quindi restiamo in speranzosa attesa di nuove ed economiche soluzioni assicurative…



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