Attenti alle truffe: Mercator Verzekeringen impazza ma è un falso!

Scritto da Nicolina Leone il

Non è simpatico da dire, ma è consolante sapere che non sono solo gli italiani i maestri delle truffe assicurative. Già, pare che una nota compagnia belga sia stata segnalata dall’ISVAP agli organi competenti per emissione di polizze false.

Mercator Verzekeringen è una nota società di polizze assicurative del Belgio, propone ottimi sconti e ha moltissimi clienti sul suo territorio Nazionale. Fin qui niente di male, ognuno a casa sua fa come può. Il problema è sorto quando l’ISVAP ha scoperto un considerevole numero di polizze  RCA, recanti l’intestazione GI.SA Assicurazioni S.p.A. sul territorio italiano: nulla di che penserete… invece no!

La suddetta azienda, anche se ha una sede fisica a Milano, fa capo a quella belga, la quale non è iscritta al RUI, acronimo di “Registro Intermediari Assicurativi” in Italia, pertanto non ha facoltà di emanare polizze RCA sul nostro territorio, mentre per altri rami assicurativi può operare.

Nonostante l’azienda abbia negato, qualche  malcapitato contraente, avvertito dal comunicato stampa dell’Isvap, si è ritrovato con una polizza nulla, pagando comunque e costretto a cercare una agenzia italiana seria e affidabile per rifare tutto ex novo, perdendo pure la classe di merito.

Sicuramente il tutto è riconducibile a sedicenti operatori del settore, che non si sono lasciati sfuggire l’occasione di mettere in piedi una truffa. Della nazionalità dei suddetti, però, non sappiamo nulla di certo. Per usare una frase fatta “oltre al danno, pure la beffa”.

Questo insegna qualcosa:

  • Nonostante i dubbi iniziali, l’ISVAP funziona.
  • Cercare di risparmiare è giusto, ma bisogna saperlo fare.
  • A imbrogliare, alla fine si perde sempre.

Che la situazione assicurativa sia ancora contorta da noi, è una realtà inconfutabile; persino il Ministro del Welfare ha le idee poco chiare su come risolvere le controversie del settore, ciò però non autorizza gli utenti a fare i furbastri, cercando sotterfugi e rendendosi complici di un reato.

È impensabile che un contraente non legga il contratto e non faccia domande, l’ingenuo di turno c’è sempre, ma tutti proprio no!

Ancora una volta ci distinguiamo…



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