Bollettino delle truffe assicurative di agosto

Scritto da AssicurazioneOnline il

Non c’è dubbio che la truffa assicurativa scoperta nel mese di agosto che più ha fatto parlare sia quella di Palermo. Si è trattato di un reato di una crudeltà indicibile che ha provocato anche la morte di un uomo pur di consentire alla banda di disonesti di intascare dei risarcimenti per finti incidenti. Gli undici fermati, a capo dei quali vi era un perito assicurativo, provocavano fratture e lesioni a persone con gravi problemi economici, disadattati, mendicanti e tossicodipendenti simulando poi che le ferite fossero dovute a incidenti stradali. Le compagnie versavano migliaia di euro, ma ai malcapitati complici ne spettava solo qualche decina e alcuni di loro sono rimasti anche permanentemente su una sedia a rotelle. Questo gioco crudele è stato scoperto dopo il ritrovamento del cadavere di un giovane straniero con problemi psichici. Apparentemente l’uomo pareva essere stato investito da un pirata, ma molte cose non quadravano. Con pazienti indagini si è così appurato che la banda procurava fratture alle vittime consenzienti scagliando loro addosso grossi pesi calati dall’alto. Un’infermiera (anch’essa fermata) provvedeva a somministrare antidolorifici affinché non urlassero attirando l’attenzione dei vicini, quindi una volta denunciato l’incidente, gli 11 intascavano gli indennizzi.

Ad agosto si sono poi chiuse le indagini per la maxi truffa scoperta a Catanzaro, che ha visto finire nel registro degli indagati ben 230 persone, tra cui avvocati e medici. Anche in questo caso si tratta di falsi incidenti, sinistri studiati a tavolino con richiesta di risarcimenti per danni alle vetture e lesioni a terzi e a trasportati. A differenza della truffa palermitana, però, le vittime non avevano subito vere lesioni ed erano i medici a certificare il falso.

Un’altra truffa basata su falsi incidenti è stata scoperta nella provincia di Brindisi. Qui a organizzare il tutto era un vercellese titolare di un autonoleggio. Le sue auto noleggiate stranamente subivano incidenti una volta giunte in provincia di Napoli. Le forze dell’ordine hanno così scoperto che l’uomo, con l’aiuto di 6 complici, organizzava finti sinistri.

Aveva invece agito da solo il cittadino di Legnano (MI) che aveva trovato un modo per farsi un’auto nuova a spese dell’assicurazione. L’uomo, una volta constatato che il motore della sua vettura era ormai morto definitivamente, ha pensato bene di simularne il furto. Ha incaricato un carro attrezzi di trasportare la vettura guasta a Rho e quindi ha sporto denuncia. Consapevole che avrebbe riavuto un’auto non marciante, ha pensato bene di darle fuoco, ma è stato visto da alcuni testimoni e la sua truffa è stata subito smascherata.



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