Bollettino delle truffe assicurative di maggio

Scritto da Lorella Gabutti il

Cosa non si fa per risparmiare sui premi assicurativi! A Sulmona (AQ) un agente assicurativo ha denunciato tredici persone, residenti nelle province di Caserta, Napoli e Salerno, per presunta truffa. Costoro avevano stipulato dei contratti di assicurazione RCA per vetture appartenenti a una onlus di carattere culturale con sede a Sulmona. In realtà la onlus era solo frutto della loro fantasia, tuttavia avevano presentato all’agente assicurativo una falsa documentazione comprovante la cessione dei loro automezzzi all’associazione. Lo scopo di tale operazione? Ottenere una riduzione dei premi assicurativi di oltre il 50%.

Il mese di maggio ha però visto anche la scoperta di una mega truffa, questa volta operata da un ex agente assicurativo. I fatti si sono svolti nel reggiano ed è stato a Castelnuovo Monti che è avvenuta la scoperta. Un ex agente di Ina Assitalia, che aveva abbandonato la compagnia nel 2012, avrebbe continuato a riscuotere i premi delle polizze fino a pochi giorni fa. L’illecito è venuto allo scoperto grazie alla segnalazione della banca dove l’ex agente aveva un conto associato a Ina: i movimenti di denaro erano troppo strani per non insospettire l’istituto di credito. A questo punto, l’uomo si sarebbe autodenunciato, asserendo però di non aver mai tenuto per sè il denaro, affermazione che farebbe pensare a una vera e propria associazione a delinquere. Mentre gli inquirenti stanno verificando i vari conti correnti nelle disponibilità del denunciato, le vittime, abitanti dei paesini di montagna dei dintorni, si domandano che fine abbia fatto il denaro da loro versato in questi anni. Secondo i calcoli delle Forze dell’Ordine, l’ammontare della truffa potrebbe raggiungere i 15 milioni di euro.

Non mancano neppure a maggio le truffe dei falsi incidenti. Questa volta la centrale di organizzazione dei finti sinistri è a Salerno e a Pontecagnano dove 18 persone sono finite sotto inchiesta. Non si conoscono i particolari nel dettaglio perché al momento la Procura sta ancora raccogliendo prove a carico dei “furbetti” degli incidenti.



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