Bollettino delle truffe assicurative febbraio

Scritto da Lorella Gabutti il

Per il mese di febbraio la cronaca delle tentate truffe alle assicurazioni prende il via dal Veneto, e più precisamente da Este (PD), dove pare fossero piuttosto frequenti gli incidenti automobilistici la cui dinamica ha fatto insorgere notevoli dubbi. Sono una ventina i sinistri presi sotto esame e ben quaranta le persone indagate per associazione a delinquere che avrebbero creato o comunque aggravato notevolmente le conseguenze degli incidenti per ottenere indennizzi non dovuti. Rimaniamo sempre nel nord Italia passando però in Piemonte, a Chivasso (TO). Qui, invece dei falsi incidenti si procedeva a falsificare gli attestati di rischio per non veder aumentare le tariffe dopo aver provocato un sinistro. A dire il vero, i quattro arrestati per associazione a delinquere, già che c’erano provvedevano anche a falsificare le residenze degli assicurati che, seppure vivessero in Campania, magicamente figuravano vivere nel torinese, dove notoriamente le tariffe Rca sono molto più convenienti rispetto al sud. Il loro piccolo “capolavoro”? Aver reso immacolato l’attestato di rischio di una signora che, decisamente negata per la guida, aveva provocato ben 13 sinistri.

Per chi ritenesse, nonostante i due casi appena esposti, che le truffe assicurative siano appannaggio del nostro meridione, ecco un’altra truffa tutta “nordica” che è stata sventata in quel di Bordighera (IM). Vittime questa volta sono però stati diversi automobilisti, convinti di aver assolto tutti i loro obblighi nei confronti delle assicurazioni, senza però aver fatto i conti con due agenti disonesti. I premi pagati, infatti, non venivano versati alle compagnie ma intascati dai due “furbetti” e, a svelare l’inganno, è stato Falco 193 il sistema elettronico di lettura delle targhe in dotazione alla Polizia Locale della cittadina ligure. Identificate le vetture che non risultavno in regola con l’assicurazione, la denuncia è scattata una volta che gli automobilisti multati hanno esibito le ricevute di pagamento rilasciate dai due agenti disonesti.

Si sono invece concluse le indagini per un’altra truffa che vedeva come vittime gli automobilisti e che è avvenuta nel Casertano. Diciotto sono le persone rinviate a giudizio che avevano ideato un efficiente metodo per falsificare in toto le polizze temporanee 5 giorni, addirittura avevano creato un call center a disposizione dei clienti che, ignari di tutto, sottoscrivevano quelle polizze dalle tariffe davvero vantaggiose, ma che non offrivano alcuna copertura.



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