Bollettino delle truffe assicurative di novembre
Durante il mese di novembre pare essere la Toscana la regione che vanta il poco invidiabile primato delle truffe e sono proprio i suoi medici quelli maggiormente implicati nei raggiri alle assicurazioni. A Empoli, infatti, c’è stato il rinvio a giudizio di un professionista che, in accordo con un avvocato, redigeva falsi certificati per lesioni da sinistri ai danni di persone ignare. I due falsificavano le firme dei presunti danneggiati e incassavano i risarcimenti. La procura di Grosseto ha invece scoperto diversi medici che operavano in città e in provincia e che utilizzavano lo stesso sistema. Come hanno fatto a scoprirli? I truffaldini erano talmente sicuri di sé che non ponevano neppure attenzione alle date delle presunte visite e così ecco che alcuni certificati venivano redatti proprio nei giorni di ferie.
Ben più gravi le truffe scoperte nel Napoletano. Qui infatti i protagonisti non sono solo medici e avvocati, ma addirittura giudici di pace davanti ai quali venivano discusse le cause di risarcimento danni. La procura di Roma si è vista così costretta a sospendere un giudice di pace di Nola, che si è reso complice delle truffe assicurative, mentre altri tre magistrati sono indagati.
In Piemonte invece è stata scoperta una coppia che praticamente viveva di sole truffe. I due coniugi acquistavano auto incidentate e quindi simulavano sinistri mai avvenuti con la complicità di conoscenti e falsi testimoni e, dopo aver incassato il risarcimento, l’auto veniva rubata. Insomma la sfortuna era davvero un po’ troppa e la compagnia online vittima della truffa ha sporto denuncia. I due coniugi piemontesi avevano però escogitato anche un altro metodo per fare cassa, gli introiti sarebbero stati minori, ma versati puntualmente. La loro idea? Farsi eleggere consiglieri comunali per intascare i gettoni di presenza, eccoli dunque entrambi candidati nelle liste per le elezioni comunali di alcuni comuni del Vercellese. Improbabile il nome della lista civica in cui figuravano: Campioni d’Italia – No ISIS.
Tanti invece gli arresti operati in Sicilia, a Misterbianco e nel Catanese e sono numerosi anche i finti incidenti che la banda ha organizzato: oltre sessanta. Il modus operandi era quello classico, tuttavia nell’organizzazione non sono implicati medici perché i truffaldini si accontentavano di utilizzare certificati medici che certificavano lesioni per infortuni che potevano essere compatibili con quelle che normalmente si riportano in incidenti stradali.
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