Bollettino truffe assicurative di aprile

Scritto da Lorella Gabutti il

Il mese di aprile si è aperto con la scoperta di una serie di truffe assicurative in Versilia, truffe organizzate non da comuni truffaldini ma dal clan dei casalesi, la famigerata cosca che agisce in Campania e che aveva scelto quest’angolo di Toscana per finanziarsi grazie agli indennizzi pagati dalle compagnie per incidenti in realtà mai avvenuti. L’inchiesta, condotta dalle forze dell’ordine di Viareggio, coinvolge 64 persone, tra cui un medico legale e un avvocato immediatamente interdetto dalla professione e, al momento, sono finiti in carcere tre affiliati alla camorra, mentre due carrozzieri di Lucca hanno ottenuto gli arresti domiciliari.

Spostandoci nella vicina Emilia, ecco un’altra truffa sempre organizzata da campani, in questo caso però non si tratta di falsi incidenti, ma di un escamotage per pagare premi assicurativi notevolmente minori. Due campani, infatti, si occupavano di falsificare i documenti di clienti compiacenti che, pur vivendo in Campania, risultavano residenti nel modenese e potevano spuntare premi assicurativi molto più bassi. Diverse le agenzie che sono state truffate tra Modena e Mirandola e la truffa si è spinta anche in Lombardia coinvolgendo anche alcune agenzie cremonesi. Caso quasi analogo in Puglia, a Ostuni, dove padre e figlio, entrambi pregiudicati, avevano pensato di intestare la vettura alla nonna per pagare premi minori, peccato però che anche il loro passaggio di proprietà fosse fasullo.

Senza spostarci dalla Puglia, ecco la truffa scoperta dalla Guardia di Finanza di Foggia, truffa venuta alla luce già nel febbraio di quest’anno con la denuncia di 66 persone per falsi incidenti, operazione nota come Apecard, e che ora vede un ulteriore sviluppo con l’arresto del titolare di un’agenzia antifortunistica, di suo figlio e di un consulente legale che offrivano la spalla ai tanti truffaldini che avevano incassato indennizzi per gli incidenti mai avvenuti. Le cifre corrisposte dalle compagnie erano sempre di poche migliaia di euro, ma il numero delle truffe perpetrate da questa organizzazione è veramente alto, si calcola infatti che abbiano estorto alle compagnie oltre 220.000 euro.



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