Bollettino truffe assicurative di ottobre

Scritto da Lorella Gabutti il

Il mese di ottobre si è aperto con una truffa ai danni delle assicurazioni che non avremmo mai voluto vedere. Purtroppo non è piacevole scoprire che anche chi dovrebbe far rispettare la legge non esita a infrangerla e così un ispettore di polizia catanese è finito nei guai. L’uomo si è reso complice del furto simulato di un costoso SUV, l’auto infatti era stata venduta in Marocco e il poliziotto, non solo era a conoscenza del fatto, ma ha partecipato alla suddivisione del risarcimento versato dall’assicurazione. Naturalmente sono scattate le manette per l’ispettore disonesto e per il suo compare.

A Cagliari invece è stato sventato un tentivo di truffa da parte di due imprenditori che, dopo aver nascosto i condizionatori presenti nell’edificio dove aveva sede la loro attività, hanno appiccato un incendio. I due avevano tentato di farsi risarcire sia per furto che per incendio, ma sono stati smascherati ancor prima che l’assicurazione versasse gli indennizzi. Molto più fantasiosa invece la truffa assicurativa ideata da un sessantenne di Chiavari (GE). L’uomo si è finto un dipendente Telecom e ha stipulato un contratto di RC per la propria auto scegliendo la modalità di pagamento rateale con trattenute sulla busta paga. Peccato che lui non riscuotesse alcuno stipendio da Telecom.

Il bollettino delle truffe del mese di ottobre non poteva però non comprendere il reato di truffa che in Italia va per la maggiore: la creazione di falsi incidenti. Questa volta a cadere nelle maglie della giustizia sono state due organizzazioni, una sarda e l’altra campana. In Ogliastra, i carabinieri di Jerzu hanno denunciato un centinaio di persone che hanno portato avanti le loro frodi assicurative a dal 2006 fino a oggi, mentre a Giffoni Valle Piana (SA) sono finiti agli arresti domiciliari dieci persone, tra cui tre avvocati. I legali, non solo avallavano le truffe dei loro clienti, ma addirittura le ideavano a tavolino partecipando alla spartizione delle somme erogate dalle compagnie truffate.



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *