Bollettino truffe assicurative di maggio

Scritto da AssicurazioneOnline il

Anche nel mese di maggio si sono registrate diverse truffe nel campo delle assicurazioni, truffe che hanno visto mettere in atto vari trucchi per raggirare le compagnie e intascare indennizzi non dovuti: si va dai classici finti incidenti fino ai furti simulati. Ma procediamo con ordine e partiamo dal nord Italia, precisamente dal Veneto dove, a Bardolino (Verona), è stato un turista tedesco a provare a mettere nel sacco le assicurazioni, ma senza riuscirci. L’uomo, in vacanza sul lago di Garda, si è presentato dai carabinieri per denunciare il furto di due auto di lusso e di gioielli, furto che sarebbe avvenuto all’interno della villa presa in affitto per l’occasione e, guarda caso, tutti quei beni erano stati assicurati contro il furto. Per le forze dell’ordine di Bardolino è stato un gioco da ragazzi scoprire che si trattava di una simulazione, è bastato prendere visione dei filmati delle telecamere poste nelle vicinanze della casa per scorgere l’inconfondibile sagoma della “vittima” che spostava le auto per nasconderle.

Scendendo al centro Italia, ecco una truffa scoperta a Civitanova Marche (Macerata). Il protagonista della vicenda è  un quarantovenne calabrese che risultava fittiziamente domiciliato nella cittadina marchigiana. L’uomo, dopo aver contratto ben 4 polizze RC per quattro diversi scooter, vedeva i suoi mezzi molto spesso vittime di incidenti, incidenti che però avvenivano tutti in provincia di Napoli e che gli hanno visto intascare 15.000 euro di indennizzi. La situazione ha insospettito i carabinieri che, con alcune indagini, hanno scoperto che in realtà i motoveicoli figuravano a suo nome solo per pagare minori premi assicurativi, mentre i sinistri di cui erano vittime erano costruiti a tavolino.

A Roma è stato invece scoperto, in modo del tutto fortuito, un tentativo di truffa operato da una signora di origini romene. Le forze dell’ordine, intervenute in un garage del Prenestino per sedare una lite, si sono trovate di fronte a un’attività completamente abusiva e, tra le auto poste in riparazione, figurava anche una station wagon per la quale era stata sporta denuncia di furto. Non è stato però difficile per i militari scoprire che l’auto era stata portata in riparazione dalla stessa proprietaria che poi si era premurata di denunciare il furto nella speranza di un indennizzo.



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