Come le flotte auto cambieranno lo scenario assicurativo

Scritto da AssicurazioneOnline il

La copertura assicurativa delle flotte può diventare, con la nuova mobilità urbana, remunerativa, ma solo a condizione che si verifichi un cambiamento dei modelli di business correlati: è questo il parere di Roland Berger, società di consulenza che ha messo in evidenza come il cambiamento possa essere guidato in modo particolare dalla fruizione della macchina in una prospettiva di condivisione. Gli esperti della società hanno cercato di capire quali possano essere le opportunità e le potenzialità di business del presente e del futuro nel settore delle flotte per le compagnie di assicurazione: il risultato delle indagini è rappresentato da un rapporto intitolato “Rethinking motor fleet insurance”, che ha messo in luce le significative variazioni che hanno coinvolto e stanno coinvolgendo lo scenario planetario.

In un’epoca in cui le auto vengono sempre più condivise, anche a causa di una urbanizzazione molto elevata che obbliga a pensare a modelli di mobilità nuovi influenzati anche da ragioni di sostenibilità ambientale, ecco che l’industria assicurativa non può che risentire di un impatto del genere: nasce e si sviluppa, quindi, la smart mobility, che viene esaltata dal ricorso alla tecnologia nel settore automotive. Adesso le diverse soluzioni tecnologiche a disposizione possono essere applicate sulle auto, e più in generale sui mezzi di trasporto, offrendo informazioni in real time e facendo in modo che gli assicuratori possano essere connessi direttamente con i clienti.

Ciò implica una maggiore diffusione di modelli di trasporto collettivo nuovi, come se si avesse a che fare con un acceleratore nel contesto di una mobilità urbana rivoluzionata. Allo stato attuale le flotte costituiscono quasi il 10% del comparto auto dal punto di vista dei veicoli impiegati, mentre raggiungono più o meno il 15% dei premi totali. In molti casi per Roland Berger si tratta di priorità sottovalutate, ed è per questo motivo che, sempre secondo il report della società di consulenze, gli addetti ai lavori sono tenuti a rivalutare le proprie posizioni.

Nelle città il parco auto sarà rappresentato in misura sempre maggiore da flotte, che in maniera graduale prenderanno il posto dei mezzi privati. In più, lo sviluppo e la fruizione di modelli assicurativi nuovi saranno resi possibili dalle tecnologie big data. Se in passato per le compagnie assicurare una flotta auto era considerato un business tutto sommato poco vantaggioso, ora la situazione è cambiata: ecco perché è possibile arrivare a ipotizzare addirittura delle polizze – per così dire – à la carte. Un modello inedito.



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