Contro le truffe assicurative: addio ISVAP e benvenuto IVASS

Scritto da Nicolina Leone il

Come tutti ben sappiamo, o dovremmo sapere, l’ISVAP è l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private.

Questo ente fino a ora è stato preposto al controllo sulle truffe assicurative, abitudine deplorevole ma molto utilizzata in Italia. Evidentemente gli organi competenti hanno ritenuto il lavoro dell’ISVAP poco soddisfacente, considerando che negli anni, invece di diminuire, le truffe continuano ad aumentare e con esse i premi assicurativi.

L’idea geniale di sostituire L’IVSVAP con l’IVASS è naturalmente del Governo Monti e fa parte del programma “Spending Review”. Il coordinatore unico del nuovo ente è il Dott. Fabrizio Saccomanni, guarda caso direttore generale della Banca d’Italia.

Lasciando correre la facile ironia, vediamo un po’ cosa dovrebbe, consentitemi il condizionale, fare, il nuovo ente. Per onore di cronaca, IVASS è l’acronimo di Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni! Un bel cambiamento, non c’è che dire. Oltre al nome cambiano i poteri e le funzioni.

Obbiettivi:

  • Collaborazione integrata telematicamente dell’ente con gli istituti finanziari e assicurativi;
  • Riduzione corposa dei costi di gestione;
  • Possibilità di monitorare in tempo reale i dati forniti dalle assicurazioni;
  • Abbattimento significativo del numero di truffe.

Ottimi propositi realizzabili grazie a una rete informatica collegata fra le varie agenzie assicurative, che forniscono dati, richieste e pagamenti ai quali possono accedere gli operatori per incrociare i risultati e stanare i truffatori.Detti operatori si avvarranno dell’uso di un sofisticatissimo sistema computerizzato in cui è implementato un software che fa controlli incrociati attingendo anche ai dati del Pra (Registro Pubblico Automobilistico) e della CONSAP (Concessionaria Servizi Automobilistici Pubblici).

Con il possesso di tutti questi dati e i controlli incrociati, l’IVASS garantisce un pronto intervento per bloccare le truffe. Inoltre, al novello ente è data facoltà, in corso d’opera e a seconda dei riscontri, di avanzare e proporre decreti legislativi al Governo, per aggiustare o creare leggi che possano proteggere le Compagnie Assicurative, le quali, a loro volta, non dovendo più pagare falsi incidenti e affini, potranno in tutta coscienza diminuire i costi dei premi assicurativi.

Ripeto: progetto lodevole e meritevole di plauso, ma sorge un solo dubbio: perché la tutela di questo innovativo sistema di protezione dell’automobilista è coordinato da una Banca?



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