False polizze RCA: quando è l’assicurato a essere truffato

Scritto da Lorella Gabutti il

Non sempre gli automobilisti sono disonesti nei confronti delle compagnie di assicurazione, anche se noi italiani vantiamo il non invidiabile primato del maggior numero di truffe assicurative con un altissimo numero di simulazioni, che fanno schizzare verso l’alto i premi delle polizze. Sempre più spesso, infatti, il popolo dei patentati si trasforma in vittima di polizze false o non valide sul nostro territorio e, oltre alla beffa, si aggiungono sanzioni pesanti e il sequestro del veicolo nei casi più gravi.

Come avvengono queste truffe?

La casistica che si può presentare è molto varia, ma è con il web che Compagnie non autorizzate ad agire in Italia e truffatori che si spacciano per assicuratori riescono a irretire le proprie vittime. Il caso più frequente è quello in cui una vera società assicurativa estera propone polizze online a prezzi molto vantaggiosi. L’automobilista coglie l’occasione, salvo poi scoprire che la Compagnia non è abilitata in Italia e dunque non fornirà alcuna copertura in caso di incidenti, ma quel che è più grave è che la legge italiana non riconosce tali polizze e a un controllo delle autorità preposte si risulta come non assicurati. La conseguenza è una sanzione che va da 798 euro fino a 3.194 ma, se può essere consolatorio, si può citare in giudizio per truffa la compagnia disonesta.

Sono purtroppo molti gli operatori stranieri che, autorizzati a stipulare contratti in rami diversi dalla RCA, approfittano dell’ingenuità degli italiani vendendo loro polizze false. E’ il caso ad esempio della compagnia belga Mercator Verzekeringen o di altre che utilizzano nomi assolutamente simili a società autorizzate per ingenerare confusione negli utenti. I casi di omonimia sono numerosi: Euro Insurance può stipulare polizze RCA in Italia, ma Euro Insurance Limited no e lo stesso vale per Ala Assicurazioni e Ala Assicurazioni Spa. Le differenze sono veramente minime ed è facile confondersi.

Per non incorrere in truffe si dovrebbe imparare a diffidare delle polizze proposte a prezzi eccessivamente bassi e in caso di qualsiasi dubbio si può consultare il sito del neonato Ivass, l’Istituto di Vigilanza che dal primo gennaio 2013 ha sostituito l’Isvap.



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