I danni cagionati dalla Bora vanno risarciti

Scritto da Valentina Oberti il

Se vi siete mai presi la briga di leggere per bene un contratto di assicurazione, avrete sicuramente letto che fra i casi in cui il risarcimento è escluso ci sono quelli imprevedibili e straordinari.

Una clausola che non consola mai nessuno, figuratevi i numerosi triestini si sono visti negare il risarcimento ai danni cagionati dalla Bora.

L’idea infatti era quella che la Bora fosse un evento eccezionale e, quindi, nessuna responsabilità civile veniva riconosciuta in capo – ad esempio – al proprietario della casa dal cui tetto fosse caduta una tegola, che aveva ammaccato un’automobile (l’esclusione della responsabilità si profilava solo se il proprietario che avesse mantenuto l’immobile in maniera corretta).

In materia, nei giorni scorsi c’è stata una piccola, grande rivoluzione: il presidente del tribunale civile di Trieste Raffaele Morvay ha pronunciato una sentenza, destinata a entrare nella storia, in cui afferma che la Bora a 150 chilometri orari non è un evento eccezionale o imprevedibile a Trieste, ma al contrario fa parte dell’ordinario.

Dunque, i danni che sono cagionati dalle raffiche di vento devono essere risarciti: nel caso di specie, un signore aveva richiesto il risarcimento dei danni alla propria vettura cagionati dalla caduta di materiale da un condominio.

L’assicurazione del condominio, invocando l’eccezionalità dell’evento, aveva negato il risarcimento e, così, il proprietario dell’auto aveva intrapreso le vie legali che gli hanno, infine, dato ragione.

A quanto pare, quindi, questa pronuncia potrebbe aprire una nuova interpretazione al diritto da risarcimento per i danni cagionati dalla Bora: se abitate dalle parti di Trieste, quindi, state ben attenti alla pericolosità degli edifici di cui siete proprietari!



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