In due sulla moto a 16 anni: ora si può, ma attenti all’assicurazione

Scritto da Lorella Gabutti il

Dal 18 agosto 2015 per i minorenni non è più vietato trasportare un passeggero sulla loro moto: questo è quanto è stato stabilito dalla legge 115 che è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 3 agosto di quest’anno. Si tratta di una modifica che l’Italia ha dovuto apportare alla sua legislazione per non incorrere in una procedura di infrazione dell’UE, ma prima che i nostri adolescenti si sbraccino a festeggiare, va però precisato che per minorenni si intendono i ragazzi che abbiano compiuto i sedici anni e che siano in possesso di particolari requisiti, previsti anch’essi dalla citata legge 115. Il passeggero è infatti ammesso solo per quei ragazzi che siano in possesso delle patenti AM (quella richiesta per i ciclomotori), A1 (per condurre motoveicoli fino a 125 cc) e B1, a patto però che il mezzo sia predisposto per ospitare un passeggero.

Sui ciclomotori quindi non si potrà salire in due neppure con questa nuova legge, ma il fatto di poter condurre un passeggero potrebbe spingere i sedicenni a richiedere uno scooter al posto del “cinquantino” ed è presumibile che la nuova normativa porti a un aumento delle vendite dei 125. Se le case produttrici potrebbero trarranno probabilmente dei vantaggi dalla legge 115, chi invece potrebbe avere una sorpresa poco piacevole sono, come sempre, i consumatori che potrebbero veder aumentare il premio assicurativo sulle moto fino a 125 cc. Il motivo è quanto mai semplice: il conducente, nonostante sia minorenne, è comunque responsabile nei confronti dei terzi trasportati. Ecco allora che diventa ipotizzabilele che le compagnie adeguino i premi in base al nuovo rischio che si trovano a dover coprire.

L’ANIA, al momento, tranquillizza i genitori dei minorenni che si trovano nelle condizioni di trasportare un passeggero e afferma che per la formazione del premio assicurativo si tiene conto di diversi parametri ed è prematuro pensare a un rincaro. L’aumento quindi non è certo e non resta che sperare in un comportamento più che virtuoso dei giovani centauri per indurre le compagnie a non ritoccare le tariffe all’insù.



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