Indagine IVASS RCA: calano i premi, ma non i divari territoriali

Scritto da Valentina Oberti il

Talvolta salgono, altre volte scendono e per i consumatori rimane sempre il dubbio di quale voce abbia ragione. Stiamo parlando delle tariffe RCA, sempre al centro dell’interesse di automobilisti e oggetto di versioni contrastanti. A dare una versione ufficiale sull’andamento dei premi, periodicamente, ci pensa l’IVASS, l’autorità di sorveglianza in materia di assicurazioni.

Pochi giorni ha pubblicato il rapporto annuale delle RCA da cui emerge un generale calo dei premi nel Nord Italia, ma non nel Sud e al Centro. Neppure sul fronte delle due ruote le notizie sono buone: anche per i centauri, le polizze sono mediamente aumentate.
In questo rapporto, particolare rilevanza assume l’analisi di genere: nel 2012 la Corte di Giustizia Europea aveva sanzionato l’Italia per l’applicazione di tariffe RCA in maniera differente agli automobilisti in ragione del loro sesso.
Oggi, avendo recepito il contenuto della sentenza, il divario è stato annullato e, da questo rapporto in poi, non verranno più prese in considerazione le differenze di genere, salvo l’impegno dell’IVASS di continuare a monitorare la regolarità della situazione.

Dal rapporto dell’IVASS emerge che la tendenziale diminuzione dei premi auto sia attribuibile al calo delle auto in circolazione per via della crisi economica (e quindi dei sinistri che si sono verificati negli ultimi tempi), sia agli interventi legislativi in materia, in particolare per quanto riguardo le micro lesioni.

Quindi, emerge un quadro tutto sommato positivo dal rapporto IVASS? Non proprio, infatti l’Autorità non manca di evidenziare ancora diverse criticità: in primo luogo il divario fra le nostre tariffe e quelle degli altri paesi che sono ancora molto elevate, così come quello che c’è fra le diverse parti del nostro paese.



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