La blockchain nel mondo delle assicurazioni

Scritto da AssicurazioneOnline il

Ltecnologia blockchain, diventata famosa grazie ai bitcoin, potrebbe avere effetti significativi anche nei confronti del mondo delle assicurazioni. Questo settore tende a procedere sempre nello stesso modo, e cioè basandosi sul medesimo modello con l’individuazione e la valutazione del rischio che precedono il suo trasferimento a un certo prezzo. Il ricorso diffuso agli smart contract è ritenuto in grado di modificare in modo consistente tale modalità: si tratta di contratti assicurativi elettronici che si fondano proprio sulla blockchain, sulla quale vengono registrati gli eventi da cui può scattare la clausola interessata.

Si pensi, per esempio, alla stipula di una polizza viaggio che copre i danni derivanti dallo smarrimento di un bagaglio in aeroporto: con la blockchain, i dati dei bagagli vengono letti dal sistema e incrociati con quelli relativi ai ritardi o agli annullamenti, in modo tale che l’indennizzo previsto possa essere pagato in automatico senza che il soggetto assicurato sia costretto a recarsi al desk per presentare la denuncia.

Ma la blockchain non rappresenta il solo modo in cui la tecnologia è destinata a influenzare il settore assicurativo: anche l’evoluzione dell’industria 4.0 avrà un ruolo molto prezioso da questo punto di vista, dal momento che favorirà l’automatizzazione degli indennizzi relativi alla produzione. Anche in questo caso un esempio concreto può essere utile per avre un quadro chiaro: se in una fabbrica un macchinario smette di funzionare in modo imprevisto, il danno viene rilevato attraverso un sistema di sensori, che poi trasmette i dati in modo tale che possa essere calcolata la perdita in termini di valore di produzione. Così, l’impresa ha la possibilità di ricevere l’indennizzo a cui ha diritto in tempi rapidi e senza possibilità di contestazione a proposito della precisione dell’importo dovuto, in virtù di un registro diffuso di ciò che è successo: un registro che è condiviso con la compagnia assicurativa.

Oggi sono circa 1.400 le startup insurtech in tutto il mondo: si stima che solo negli Stati Uniti 53 milioni di polizze del segmento vita e salute verranno comprate online entro il 2022, con un aumento di quasi il 100% rispetto ai dati attuali. Lo stesso dovrebbe accadere nel segmento immobili e sinistri, con le 81 milioni di polizze acquistate nel 2017 che tra 5 anni dovrebbero diventare 161 milioni. Tutto lascia ipotizzare che anche in Italia la situazione sarà simile, ovviamente tenendo conto delle debite proporzioni numeriche: l’autenticità dei dati verrà garantita sempre più.




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