Le Compagnie Assicurative riescono ad aggirare la Legge Bersani

Scritto da Nicolina Leone il

Per la serie, le regole esistono per essere infrante, le aziende assicurative hanno trovato il modo di gabbare la Legge Bersani a proposito delle RC auto.

Quando nel 2007 passò il decreto Bersani, il popolo degli automobilisti ebbe un moto di gioia unanime, soprattutto nelle famiglie dove c’erano più patentati. Infatti, la legge stabiliva che coniuge e figli potessero ereditare la stessa classe di merito di uno dei membri del nucleo familiare usufruendo di un considerevole sconto. Il 75% delle famiglie italiane, per motivo di lavoro e disservizio dei mezzi pubblici, è “costretta” a possedere più di un’automobile, con un incremento totale della spesa notevole. Inizialmente con la legge del 2007 pareva che i costi si fossero equilibrati.

Adesso a distanza di 6 anni una ricerca effettuata da esperti del settore divulga dati contrastanti. In pratica succede che si è trovato il sistema di aumentare comunque la polizza anche per chi sceglie di adottare la legge Bersani. Il sistema è subdolo, perché non paritario in tutta Italia. Ci sono regioni virtuose e altre meno, si riscontra una maggiore incidenza di sinistri nel sud e in particolare in Campania, Sicilia, Calabria etc.

In virtù di ciò le compagnie hanno creato un sistema che consente ancora di utilizzare quanto suddetto, ma, con un rincaro in funzione della regione e anche della provincia, già, perché nella stessa regione ci sono province dove il numero d’incidenti è superiore. Le compagnie si difendono affermando che in tali luoghi non è possibile applicare gli sconti previsti perché le uscite sono superiori alle entrate.

L’automobilista, nello specifico, il neo patentato adesso è costretto a fare diversi preventivi e raffronti, concludendo che forse è meglio iniziare da una classe di merito più alta e conquistare vantaggi lentamente piuttosto che usufruire di un’eredità molto costosa.

Ciò che sorprende di più è che i dati in questione non sono stati diffusi dall’ISVAP che dovrebbe tutelare il guidatore, ma da SuperMoney, con allegato pungente commento dell’amministratore delegato Andrea Manfredi, il quale lamenta il disinteresse degli organi preposti al controllo delle ingiustizie subite dagli automobilisti.



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