Le migliori assicurazioni auto in Germania

Scritto da Cristina Iadeluca il

Alcune tra le principali compagnie di assicurazione che operano anche in Italia (come la Ras Allianz), hanno sede in Germania, per cui la questione sulla scelta della migliore assicurazione auto in Germania non si discosta molto da quella che si deve affrontare in Italia (vedi la classifica italiana). Anche nel paese teutonico quindi si riesce ad ottenere un discreto risparmio facendo ricorso alle assicurazioni online (come Direct Line, per fare il nome di una delle più grandi e presenti in modo esteso anche all’estero), ma anche se ci si affida alle assicurazioni tradizionali, la convenienza non viene meno, potendo arrivare fino ad uno sconto dell’80% rispetto al costo della polizza media in Italia.

Le ragioni di premi assicurativi molto più bassi che nel Bel Paese sono essenzialmente due: le infrastrutture legate alla viabilità, e le basse percentuali di truffe ai danni delle assicurazioni (in Italia è dell’8% contro il 3% della media europea, dove la Germania si trova addirittura al di sotto con un 2%), con una media dei sinistri comunque relativamente bassa. A questi aspetti se ne aggiunge un altro di indubbio interesse e cioè l’iter burocratico per la gestione delle auto (dal costo dei bolli, alle immatricolazioni, ecc, a quello delle polizze di assicurazione) che, in Germania, non è farraginoso come in Italia, ma ridotto all’osso il che riduce l’impatto che hanno i costi indiretti sulla determinazione del premio finale.

Tra le polizze più acquistate ci sono: Direct line, per le assicurazioni online, e la Ras per quelle tedesche ed internazionali (per poter stipulare polizze “estere” si ha il bisogno di una filiale nel proprio Paese). I prezzi comunque delle varie polizze rc auto sono abbastanza in linea tra loro per quanto riguarda la componente “obbligatoria”, per cui la scelta viene fatta guardando più che altro alle componenti accessorie dell’assicurazione stessa (soprattutto la Kasko molto usata e richiesta).

A questo punto verrebbe da domandarsi se ci sia veramente un vantaggio a circolare con targa tedesca, così da poter sfruttare i vantaggi fiscali e gli sconti di cui godono i cittadini tedeschi, ma si tratta di una situazione molto dibattuta, soprattutto perché si tratta di un tecnicismo che è sostenuto da un comportamento “elusivo” nei confronti degli obblighi fiscali (e c’è da domandarsi quanto tempo impiegheranno le specifiche autorità ad intervenire, una volta che questa “moda” sarà diventata abbastanza ingombrante).



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