Massimali Rca, un duro colpo per le donne e il Meridione

Scritto da Nicolina Leone il

È la Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) che grida allo scandalo dopo una verifica effettuata dall’Ivass.

L’autorità garante preposta al controllo del settore assicurativo ha trovato rilevanti discrepanze nel settore polizze con esempi eclatanti di discriminazione per sesso e luogo di residenza.

Dati statistici chiari ed eloquenti riguardanti 21 province Italiane e utenti standard di entrambi i sessi, sia autisti sia motociclisti mostrano che:

  • una neopatentata che parte dalla 14° classe ha un massimale aumentato del 13,5%;
  • un neopatentato, sempre classe 14, invece ha avuto una riduzione del 6,7% circa, il tutto a parità di vettura intesa come cilindrata e carburazione, sia essa benzina, diesel o gas.

Già questo basterebbe a scatenare ritorsioni, ma non finisce qui, infatti, facendo riferimento a un’altra fascia di età, ovvero gli over 50 succede che:

  • dal Lazio in giù il premio medio da pagare si aggira intorno  1200/1300 euro per una classe di merito scontatissima;
  • dal Lazio in su, invece, il premio varia dagli 800/900 euro circa.

Non solo la discriminazione di sesso ed età, ma anche di regione, una pratica inaccettabile che richiede misure urgenti e un controllo maggiore sugli enti assicurativi.

Pare che al Nord il fattore inflazione non sia considerato mentre al Sud diventi il tasto dolente.

Carlo Rienzi, presidente di Codacons esprime tutto il suo disappunto, accusando gli organi preposti alla vigilanza di non “vigilare” per niente, poiché se in Italia, contrariamente al resto dei paesi europei, le assicurazioni possono fare il bello e il brutto tempo a secondo dell’umore, questo significa che l’utente non è più garantito in alcun modo.

Sarebbe auspicabile che le leggi a tal proposito fossero applicate uniformemente su tutto il territorio nazionale e che invece di spaventare gli autisti si cercasse il modo per agevolarli, essendo l’automobile, più della moto, un mezzo di trasporto indispensabile per migliaia di lavoratori e famiglie.

Motivo per cui consigliamo caldamente di fare accurati controlli ed eventualmente cambiare assicurazione qualora il trattamento non corrisponda a quanto previsto, senza dimenticare di segnalare l’abuso a chi di dovere.



6 Commenti a Massimali Rca, un duro colpo per le donne e il Meridione

  1. Attilio Baldan

    C’è un motivo: la statistica attuariale. Scienza che dice che più alcune aree sociali o geografiche, considerate a rischio assicurativo, chiedono indennizzi, e più devono pagare.

  2. Manrico

    E vediamo di muoverci che in Campania non si può assicurare più nulla
    1200 euro per una moto 125 il prezzo più basso..ma stiamo scherzando?
    e poi non si pùò nemmeno rateizzare ?
    Già abbiamo un milione di problemi ci state uccidendo a noi campani..benzina a livelli stellari,immondizia,criminalità
    almeno fate qualcosa di buono e smettete di dire che da noi si fanno truffe,è solo una scusa per spalmare i prezzi del nord sul sud e lo sanno tutti oramai .
    tutte le compagnie assicuratrici hanno sede al nord informatevi !!!
    Noi chiediamo solo tariffe umane e consone per i tempi di crisi che viviamo ,non sembra chiedere molto vero?
    Quindi ripeto fate qualcosa….!!

  3. Bimbetta

    Come al solito le compagnie assicurative (in quanto enti privati) fanno un pò come vogliono, applicando tariffe diverse. La loro è tutta una tattica per cercare di tutelarsi, anche se a volte il rischio temuto è basato, a mio avviso, più su leggende metropolitane che su fatti concreti…Ma io dico, le assicurazioni sono più care per le donne, ma perchè? Solo perchè il detto comune dice che “donna al volante pericolo costante”? Mi sembra tanto superficiale e discriminante come principio…E poi per quale motivo chi vive al sud deve sostenere premi assicurativi maggiorati? Le tariffe devono essere uguali per tutti indistintamente: basta con le speculazioni!!!

  4. Benedetta

    Purtroppo è così, l’RCA è più cara per le donne e nelle regioni del Sud d’Italia. Il problema non è che si guida peggio che al Nord (o forse sì) ma che le truffe e le fatture “gonfiate” sono all’ordine del giorno. I massimali salgono e tutti poi sono costretti a pagare di più . Un danno? Certo ma c’è anche la beffa. Si tratta di una prassi talmente comune che purtroppo capita anche che al contrario un incidente vero non venga denunciato. Ero in macchina con un amico e ad un incrocio abbiamo tamponato un’auto.. sulla quale c’era la sorella!! Ebbene si sono dovuti tenere le due auto danneggiate, senza chiedere risarcimenti all’assicurazione. Non ci avrebbe creduto nessuno!

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