Panoramica sinistri assicurativi: ancora alto il rischio frode

Scritto da Cristina Iadeluca il

LAnia ancora una volta punta l’indice contro le frodi assicurative, come ostacolo insormontabile per ridurre il costo dei premi assicurativi, e portare quindi le polizze rca più vicine ai livelli della media europea, rispetto ai quali la media dei sinistri italiani rimane all’incirca doppia rispetto a quella Ue. A considerazioni analoghe è giunta anche l’Ivass, sulla base dell’analisi dei dati dei sinistri relativi al 2012.

L’Ivass ha comunicato che il numero di sinistri denunciati nel 2012 sono stati 3.008.863, mostrando quindi una flessione del 13,5% (dati Ania) della frequenza dei sinistri stessi. Tuttavia il dato è solo parzialmente positivo in quanto, da una parte bisogna considerare anche la riduzione del numero di polizze stipulate (in calo dell’1,2%), oltre che l’aumento del livello di risarcimenti pagati, che sono cresciuti oltre la soglia del 6% (soprattutto a causa dei danni alle persone). Tuttavia c’è stato un minor esborso da parte delle compagnie di assicurazione, pari a 13.107 milioni di euro (mentre nel 2011 erano stati pari a 14.791 milioni), ma dal quale non sono emersi dei benefici diretti per gli assicurati, soprattutto a causa dell’aumento dei costi di gestione.

Rimane in particolare elevata la quota di sinistri giudicati, secondo l’Ivass, a “rischio di frode”, pari a 4.901. Se si dà un’occhiata ai dati relativi di distribuzione dei sinistri a livello di macro-aree, emerge che il primato va al nord, con una percentuale del 34% di possibili frodi, mentre il sud avrebbe il secondo posto, con il 33%, a seguire il Centro con il 22% ed infine le Isole con l’11%. Tuttavia considerando la percentuale di assicurazioni stipulate nel Centro-sud (circa il 18,2% rispetto alla media nazionale), risulta che è ancora la zona più a sud a vantare il primato negativo (con una percentuale di sinistri denunciati pari al 18,7%).

L’Ivass ha anche specificato che lo 0,2% delle denunce di sinistro sono state oggetto di denuncia o querela da parte delle Compagnie di assicurazione, e che ben il 50% si sono concentrate nel centro-sud Italia. Per cui, secondo l’Ivass l’attuazione del meccanismo antifrodi assicurative, che si baserà su un archivio integrato tra i dati in possesso delle compagnie e quelli al pra, e che sfrutterà l’impiego dell’indicatore di anomalia sui sinistri, così da individuare più facilmente i tentativi di frode assicurativa, dovrà avvenire il più velocemente possibile, in quanto si tratta di uno strumento che potrà concretamente costringere le compagnie di assicurazione ad abbassare i premi delle assicurazioni, eccessivamente elevati per coprire appunto il “rischio frode”.



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