RCA: al sud tariffe da capogiro
I provvedimenti presi dai diversi governi che si sono succeduti non sono serviti a nulla: il caro RCA non accenna a diminuire, anzi, come riporta Il Sole 24 Ore, le tariffe continuano a subire rincari e al sud sono diventate davvero insostenibili. Le regioni più colpite sono Campania, Puglia e Calabria, dove in città come Caserta o Vibo Valentia i premi, a parità di condizioni, sono più del doppio di quelli pagati ad Aosta. Se invece facciamo la media delle tariffe italiane e la confrontiamo con ciò che si paga in Francia, Germania e Gran Bretagna, paesi dove il parco delle vetture circolanti è simile al nostro, allora la sorpresa è ancor più amara perché all’estero si paga circa il 45% in meno.
Da sempre le compagnie si nascondono dietro all’alibi delle frodi. Il numero di coloro che simulano falsi incidenti e che richiedono indennizzi non dovuti è troppo alto e dunque le tariffe ogni anno vengono ritoccate all’insù. Secondo i dati raccolti dall’Ania, i sinistri che si registrano al sud sono il 60% in più di quelli che avvengono nel nord, infatti si ha un’incidenza del 24,3% contro il 15,1% e all’incirca la stessa percentuale si registra per i veicoli che circolano senza alcuna assicurazione (15,2% nel meridione contro il 6,8%).
Questi dati fanno senza dubbio pensare alle frodi, ma quando si analizzano a fondo di numeri si scopre che le truffe per ottenere indennizzi non dovuti ammontano allo 0,9% di tutti i sinistri denunciati al nord, contro il 3,5% di quelli del sud. Si evidenzia così il fatto che la gran parte degli assicurati si ritrovano a pagare premi astronomici per la disonestà di pochissimi.
Per sventare la piaga dei risarcimenti non dovuti, il Governo ha provveduto a minimizzare gli indennizzi per danni lievi e ha eliminato quelli che non emergono da esami clinici specifici, mentre le compagnie si sono limitate ad alzare sempre più i premi. In realtà, potrebbero invece chiedere documentazioni aggiuntive, non risarcire o andare in causa quando hanno il sentore di frodi. In compenso, tra i rimedi per ridurre gli astronomici premi, hanno ottenuto il controllo delle riparazioni con il risarcimento in forma specifica. Insomma le assicurazioni tendono a monopolizzare le carrozzerie, un comportamento del tutto diverso da ciò che avviene negli altri paesi dove la libera concorrenza favorisce la diminuzione dei costi di riparazione.
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