Saranno Ania e Parlamento a decidere sul taglio risarcimenti delle assicurazioni?

Scritto da AssicurazioneOnline il

Pare proprio che il Parlamento sia fiancheggiatore dell’Ania a proposito di possibile taglio di risarcimenti per danni gravi che permetterebbe alle compagnie assicuratrici di abbassare i costi per l’utenza.
Sono ben tre gli emendamenti bipartisan depositati alla Camera con i quali sia dal PD sia da FI si conviene il fatto che non si può intervenire sul costo delle polizze in Italia (il più alto in Europa) senza tagliare convenientemente i risarcimenti sugli incidenti mortali e altamente invalidanti.

La lobby delle assicurazioni sostiene che la RCAuto  presenta dei costi altissimi in quanto, in ambito di risarcimenti per incidenti che causano decessi o danni alla persona altamente invalidanti, l’Italia è un paese che riconosce risarcimenti altissimi che motivano il pagamento di premi stabiliti in proporzione.  Questa visione della realtà è avvalorata dalla politica nostrana che afferma esattamente la stessa cosa e che si pronuncia a favore di un taglio ai risarcimenti dopo che anche quello relativo ai danni lievi è stato avallato dall’esecutivo di Enrico Letta che ha inserito un comma apposito nel decreto Destiminazione Italia, nel capitolo relativo alla riforma delle polizze obbligatorie RC.
L’Ania fa sapere che nell’anno passato le tariffe sono scese del 4,5% rispetto al 2012 e che il risparmio che gli italiani hanno avuto è stato di oltre un miliardo; ma se si vogliono abbassare ancor di più è necessario applicare una riduzione immediata delle tabelle per il risarcimento delle lesioni gravi. E’ un vero aut aut questo che si traduce in un semplice paradigma: tagliamo i prezzi se taglieremo anche i rimborsi.

Il noto giurista Marco Bona parla di autentica falsificazione. L’avvocato, che è specializzato in materia di RC e risarcimento danni, sostiene che non è vero che in Italia si paghino i risarcimenti più elevati in Europa ma che sono nella media degli altri Stati europei ma che da noi, i risarcimenti aspettano diversi anni per essere liquidati senza neppure ricevere soddisfazioni morali in sede penale. Per Bona è una bufala l’equazione taglio risarcimenti-taglio premi e l’unica certezza che si avrebbe è quello di una sensibile riduzione del risarcimento nel caso di morte e di lesione. Bona conclude denunciando il contrasto degli emendamenti con la Costituzione e con la Corte costituzionale e lamenta la poca attenzione dei mass media sull’argomento.



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