Sei separata? E io ti aumento il premio!

Scritto da AssicurazioneOnline il

– Le donne vengono penalizzate dalle assicurazioni perché si separano dal marito – Questa potrebbe sembrare un’affermazione sessista e discriminante eppure è la realtà o, quanto meno, è ciò che è accaduto a una signora di Bergamo che ha mutato il suo stato civile in seguito alla separazione dal marito. I fatti risalgono all’ottobre scorso quando alla testata online Bergamo News è giunta la lettera di Fabrizia Lorusso, una donna da poco separata dal marito.

Nella missiva, Fabrizia, patentata e automunita – queste le sue parole per descriversi – ha raccontato che da anni era assicurata, per quel che riguarda la polizza RCA, con una nota compagnia che un tempo agiva telefonicamente e che ora ha ampliato il suo raggio d’azione anche al web. Ebbene, giunto il momento del rinnovo, ha effettuato il pagamento, ma notando che nei suoi dati compariva lo stato civile di coniugata, per scrupolo ha ricontattato la compagnia per informare che nel frattempo si era separata dal marito. Il solerte operatore l’avvertiva allora che il cambiamento di uno dei dati forniti poteva inficiare la validità del contratto, pertanto la invitava a provvedere con solerzia alla correzione.

La precisa signora Lorusso non se l’è fatto dire due volte e immediatamente seguiva la procedura indicata per modificare il proprio stato civile da coniugata a separata. Il giorno successivo l’e-mail della compagnia assicurativa la avvertiva che erano state apportate le rettifiche ai suoi dati ma, nello stesso tempo le veniva richiesta un’integrazione del premio di 16,24 euro. Sbalordita per l’improvviso aumento, la novella single ha deciso di telefonare all’assicurazione per chiedere delucidazioni, ma la signorina del call centre le spiegava che non c’era alcun errore e che l’integrazione era dovuta in quanto l’ammontare del premio veniva stabilito secondo parametri statistici ben precisi.

Secondo le statistiche le donne separate sono dunque meno affidabili alla guida delle coniugate? Fabrizia Lorusso non manca di ironizzare su questa convinzione e nella sua lettera ipotizza che probabilmente conducano la vettura con le lacrime agli occhi, rattristate per il loro matrimonio andato a rotoli, oppure si avventurino contromano perché obnubilate dal dolore. Dopo aver supposto che tutti i tamponamenti provocati delle separate avvengono esclusivamente nella speranza di abbordare l’uomo alla guida, la signora bergamasca si pone e pone a tutti una domanda: – Gli uomini separati soggetti anche loro a un’integrazione del premio assicurativo? – Se no, allora siamo di fronte all’ennesima discriminazione tra i sessi.



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