Su Whatsapp o Facebook: l’attestato di rischio delle polizze rc diventa social

Scritto da Cristina Iadeluca il

La dematerializzazione sarà il primo passaggio obbligatorio a cui verranno sottoposte le assicurazioni per raggiungere il duplice scopo e cioè: l’abbassamento dei costi fissi, con conseguente impatto positive sul costo del premio della polizza; l’eliminazione dei documenti sotto forma cartacea, a partire dal tagliando, per poi arrivare all’attestato di rischio, che potrà essere inviato dalle compagnie di assicurazione con vari canali, ma sempre pervia telematica.

Ma quali saranno i benefici per gli assicurati? Sicuramente la procedura burocratica, soprattutto nel caso di cambio della propria polizza rc auto, diverrà molto più semplice, consentendo ai contraenti anche di avvalersi di una dichiarazione sostitutiva dell’attestato di rischio, spostando il peso della valutazione e della ricerca alla compagnia di assicurazione verso la quale ci si sposta. Ovviamente non cambia nulla nel caso di dichiarazioni non veritiere, dal momento che la compagnia potrà adeguare il premio assicurativo realmente dovuto, con effetto, per il conguaglio, retroattivo.

Le compagnie di assicurazione, nonostante la dematerializzazione, saranno comunque tenute, un mese prima della scadenza, all’invio dell’attestato di rischio, alla casella di posta elettronica, oppure tramite i social network (Twitter e Facebook), ma anche tramite altri servizi di messaggeria, come ad esempio whatsapp. Tuttavia, per non penalizzare coloro che si sentono più al sicuro tramite l’uso di un attestato di rischio cartaceo, rimarrà salva anche questa possibilità, anche se molto probabilmente si dovrà procedere con la richiesta alla compagnia di assicurazione.

Ma quando ci sarà questa mini rivoluzione? A differenza di quanto accade quando si tocca un settore come quello assicurativo, il formato “virtuale” dell’attestato di rischio è già realtà, in quanto dal 1° luglio scatterà il meccanismo che ne porterà la sua attuazione. Quindi non ci sarà da sorprendersi se, dal primo luglio in poi, se anziché trovare la lettera con l’attestato di rischio nella propria cassetta delle lettere, lo si troverà nei messaggi di Facebook o in quelli della e-mail. Nessuna truffa, è l’innovazione che avanza.



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