Con i tutor diventa sempre più difficile non pagare la RCA

Scritto da Lorella Gabutti il

Quando il 18 ottobre 2015 è entrata in vigore la norma che eliminava l’obbligo dell’esposizione del tagliando di assicurazione erano molti gli scettici che pensavano che i controlli con i dispositivi elettronici sarebbero stati al di là di venire e che i “furbetti” senza assicurazione avrebbero continuato a farla franca. Ebbene, seppure siano ancora pochi i dispositivi in grado di leggere le targhe e di scovare chi non è in regola, i primi risultati dei monitoraggi sono più che incoraggianti, prova ne è ciò che è avvenuto e che sta ancora avvenendo a Brescia, uno dei pochi comuni dove il tutor collocato sulla tangenziale sud è entrato in funzione a inizio 2016.

Durante i primi due mesi dell’anno il dispositivo ha letto circa centomila targhe e, tra queste, ha scoperto ben 4.200 vetture senza copertura assicurativa: di certo un risultato che non si sarebbe ottenuto con i normali controlli da parte delle pattuglie su strada, ma non siamo che all’inizio. La lettura elettronica delle targhe mediante tutor avviene già anche in altri comuni, come in quello di Ciampino, in provincia di Romama non sono solo i tutor a scovare i furbetti della RCA, lo possono fare anche gli autovelox e le telecamere deputate a sorvegliare le zone a traffico limitato (ZTL), tuttavia prima di “mettersi all’opera” necessitano di un’apposita omologazione. Insomma lentamente, ma ci stiamo avviando verso una nuova era in cui tutti si troveranno a pagare l’assicurazione auto e anche a Genova stanno per partire controlli a tappeto sulle vetture circolanti in città. Nel capoluogo ligure, infatti, stanno per entrare in funzione il Celeritas, per il controllo delle vetture che transitano sulla sopraelevata, e le telecamere ZTL per chi invece circola nel centro storico.

Cosa aspetta chi non viene trovato in regola con l’assicurazione? Innanzitutto pesanti sanzioni, che vanno da 841 a 3.287 euro, poi il sequestro del veicolo, il pagamento delle spese di custodia e, naturalmente, anche il pagamento del premio assicurativo per un periodo non inferiore ai sei mesi. Tempi davvero duri per chi non è in regola!



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