Un nuovo strumento per la lotta alle truffe RC

Scritto da Lorella Gabutti il

In un paese di furbetti come il nostro la truffa alle assicurazioni è divenuto uno dei reati più diffusi: è così facile mettere in scena un falso incidente, soprattutto quando i conducenti delle vetture coinvolte sono complici, se poi aggiungiamo che spesso avvocati, medici e infermieri dei pronto soccorso sono pronti a dare una mano per ottenere la loro “fetta di torta”, allora è quasi un gioco da ragazzi, tanto che si sono organizzate vere e proprie bande “specializzate nel settore”. Anche mafia e camorra, allettate dalla semplicità del metodo, non disdegnano questa sorta di finanziamento e, non a caso, le regioni in cui si registra il tasso più alto di sinistri sono proprio Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. I falsi incidenti hanno però fatto lievitare il costo delle polizze RCA portandoli a cifre esorbitanti, ora però qualcosa sta finalmente cambiando perché l‘IVASS ha dichiarato guerra aperta ai furbetti.

Il 10 giugno scorso è divenuto operativo l’Archivio Integrato Antifrodeun sistema gestito dall’IVASS che dovrebbe permettere alle compagnie operanti sul territorio italiano di identificare con facilità i truffaldini ed evitare loro di pagare indennizzi non dovuti. Il sistema si basa sull’incrocio dei dati, un incrocio che porterà le compagnie ad attribuire un punteggio di rischio a ogni assicurato che denuncia un sinistro. Se il punteggio risultante è basso non si avranno difficoltà a riscuotere quanto dovuto, mentre  ma mano a mano che il punteggio si innalza le compagnie agiranno con i piedi di piombo riservandosi di indagare per scoprire le eventuali messe in scena.

I dati che vengono incrociati sono molteplici, innanzitutto figurano i dati dei veicoli e delle persone coinvolte, quindi quelli dei testimoni, poi si va a spulciare gli archivi dei patentati, i dati in possesso della Motorizzazione Civile e persino il Registro dei Periti. Entro la fine dell’anno confluiranno poi anche l’elenco delle vetture rubate e tutti i dati in possesso del Registro Vittime della Strada: a questo punto sarà davvero difficile non farsi notare se troppo spesso si è rimasti vittima di sinistri e qualche furbetto incapperà sicuramente nella rete.



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