La polizza obbligatoria per le calamità naturali

Scritto da Cristina Iadeluca il

Il dibattito sull’assicurazione obbligatoria per gli immobili a fronte dei danni causati dalle calamità naturali non è propriamente attuale. L’importanza di poter usufruire di una forma di tutela, che sgravi lo Stato da possibili esborsi che superano di gran lunga qualsiasi possibile spending review, era emersa dopo ogni evento catastrofico che ha colpito, purtroppo molto spesso l’Italia, dai terremoti alle alluvioni.

La preoccupazione degli ultimi governi si incentra sul fatto che in numerose Regioni il territorio italiano è estremamente fragile, e le opere di costruzione ed edificazione non hanno tenuto conto in modo ponderato di queste fragilità. Quindi per il futuro saranno stabiliti dei parametri di edificabilità molto più severi, ma per le costruzioni ormai esistenti non rimane che “affidare” (e così suddividere il rischio) sulle compagnie di assicurazione, facendone gravare il costo sui proprietari di immobili, sia di tipo residenziale che commerciale e produttivo.

Il governo è al lavoro, ma al momento tutte le strade sono percorribili, sia quella della polizza facoltativa che obbligatoria sulla casa, estendendo la portata anche agli enti ed alle pubbliche amministrazioni. Tuttavia l’ipotesi più probabile è quella dell’introduzione di una polizza obbligatoria per assicurarsi sulle calamità naturali, la cui determinazione verrebbe lasciata solo in parte alla libertà di iniziativa delle compagnie di assicurazione, entro delle linee guida comunque ben precise.

Per rendere meno amara questa medicina, considerata comunque necessaria, il governo starebbe lavorando sull’ipotesi di rendere il premio interamente o parzialmente deducibile, così da garantire una partecipazione anche da parte dello Stato. Per quanto riguarda le pubbliche amministrazioni l’obbligatorietà verrebbe invece sostenuta da incentivi, che potrebbero far leva sulla spending review, tramite la liberazione di risorse che resterebbero inaccessibili per quelle meno virtuose, sia nella spesa che nell’impegno nei confronti della propria comunità.

C’è comunque da dire che l’ipotesi della polizza obbligatoria fu sollevata già durante il governo Monti, quando si rimase sul piano puramente possibilista, per cui dati certi al momento non sono ancora disponibili, ed anche le indiscrezioni hanno ancora poca consistenza.

 



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *